All’interno di un quadro grafico decisamente positivo nel lungo termine, dalla seconda metà di marzo le quotazioni dei titoli della banca online milanese stanno effettuando un movimento laterale tra la resistenza statica posizionata a 10,005 euro e il supporto, ancora
statico, a quota 9,514 euro.
Ricordiamo che questa fase priva di direzionalità segue il massimo storico del 12 marzo a 10,435 euro e pertanto potrebbe essere interpretata come una base di consolidamento necessaria per la continuazione del trend rialzista di lungo periodo.
A questi livelli, comunque, un segnale decisamente positivo per i corsi delle azioni FinecoBank arriverebbe dal superamento, confermato in chiusura di seduta, della sopracitata resistenza statica posta a 10,005 euro dato che il miglioramento del quadro grafico di breve periodo a positivo dal precedente neutrale potrebbe consentire di raggiungere agevolmente il successivo ostacolo a quota 10,225 euro. Al di sopra di questo livello il primo obiettivo rialzista per le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Alessandro Foti è individuabile con il sopracitato massimo a 10,39 euro, mentre il secondo (trattandosi di territori inesplorati) è posizionabile convenzionalmente a quota 10,50 euro.
L’eventuale cedimento del supporto statico posizionato a 9,772 euro, al contrario, potrebbe essere visto per i corsi delle azioni FinecoBank un primo segnale di debolezza che, tuttavia, dovrà essere confermato dalla rottura al ribasso del sopracitato supporto statico posizionato a quota 9,514 euro. In questo scenario, il deterioramento del quadro grafico di breve periodo, a ribassista dal precedente neutrale, implicherebbe per le quotazioni del titolo finanziario in esame un primo target a 9,282 euro e un secondo a 8,95 euro.
La performance da inizio 2018 dei titoli FinecoBank è pari al +16,5%, mentre il target price medio sulla base dei contributi degli 8 analisti rilevati da Bloomberg è pari a 9,71 euro, con un potenziale ribassista del 2,3 per cento.
Prezzo di riferimento: 9,94 euro
+5,6% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 10,50 euro;
+4,5% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 10,39 euro;
+2,9% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 10,225 euro;
+0,7% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 10,005 euro;
-1,7% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 3,932 euro;
-4,3% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 3,842 euro;
-6,6% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 3,777 euro;
-10% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 3,68 euro.