Sono arrivate le autorizzazioni da parte della Bce per le fusioni previste dal piano di Intesa Sanpaolo di alcune banche controllate, nell’ottica di una semplificazione dell’organizzazione del gruppo.
Il 4 maggio 2018 l’istituto guidato da Carlo Messina ha quindi depositato presso il registro delle imprese di Torino i progetti di fusione per incorporazione di Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia, di Banco di Napoli e di Cassa di Risparmio del Veneto in Intesa Sanpaolo.
Le fusioni saranno approvate dal consiglio di amministrazione di Intesa Sanpaolo, fatta salva la possibilità per i soci che rappresentino almeno il 5% del capitale sociale di chiedere, entro il 12 maggio 2018, che tali decisioni siano adottate dall’assemblea straordinaria.
A Piazza Affari i titoli Intesa Sanpaolo sono leggermente in calo a 3,14 euro (-0,2%), contro l’indice di settore vicino alla parità.