Intorno alle 15:50 i principali listini europei mantengono una modesta intonazione positiva, sostenuti anche dall’avvio tonico di Wall Street.
A Milano il Ftse Mib avanza dello 0,5% in area 24.450 punti, il Dax di Francoforte guadagna lo 0,9% e l’Ibex 35 di Madrid è a +0,35 per cento. Arretrato il Cac 40 di Parigi (+0,15%) mentre Londra è chiusa per festività. Oltreoceano gli indici americani hanno aperto in progresso dello 0,6-0,8%, estendendo i guadagni di venerdì dopo la pubblicazione del Job Report di aprile.
Pochi spunti dall’agenda macroeconomica odierna, con l’inattesa frenata degli ordini industriali tedeschi di marzo (-0,9%) e il calo del Pmi vendite al dettaglio di aprile in Italia, da 48 a 42,7 punti. Domani verranno diffusi i dati cinesi sul commercio ma l’attesa è principalmente per i numeri sull’inflazione aprile in uscita giovedì.
Gli investitori inoltre continuano ad osservare l’andamento delle trimestrali e aspettano la decisione di Donald Trump, prevista entro il 12 maggio, in merito all’accordo nucleare con l’Iran.
Il probabile ritiro degli Usa dall’intesa con Teheran sostiene le quotazioni del greggio, in previsione di nuove sanzioni al Paese mediorientale e una diminuzione dell’offerta globale.
Wti e Brent scambiano rispettivamente a 70,3 e 75,6 dollari al barile, con il primo sui massimi da novembre 2014, sostenuti anche dai timori di un collasso dell’industria petrolifera venezuelana. Tra i metalli preziosi l’oro è poco mosso a 1.312 dollari l’oncia.
Sul Forex il dollaro resta ben intonato nei confronti delle altre valute, spinto dai segnali complessivamente positivi sull’economia statunitense in contrapposizione con il rallentamento della crescita nell’Eurozona. Il cambio con l’euro scende a 1,191 mentre quello con lo yen si riporta a 109,4.
Acquisti sul comparto obbligazionario, con il Btp in discesa all’1,76% e lo spread poco sotto 124 punti base nel giorno dell’ultimo giro di consultazioni da parte del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per individuare una maggioranza di governo
A Piazza Affari gli acquisti premiano ancora STM (+3,2%) e FERRARI (+2,4%) che aggiorna ancora a 117,4 il massimo storico intraday in scia ai conti della scorsa settimana.
Ben intonata TELECOM ITALIA (+1,1%), con il nuovo Cda che si riunisce oggi per nominare il presidente confermare Amos Genish nel ruolo di amministratore delegato.
In ribasso MONCLER (-1,1%), penalizzata anche dalla revisione dei giudizi da parte di alcuni analisti in seguito ai conti diffusi venerdì, mentre è invariata FERRAGAMO in attesa dei risultati.
Debole ENEL (-0,4%), mentre a tre settimane dall’avvio dell’asta per Eletropaulo, fissata per il prossimo 4 giugno, il gruppo elettrico brasiliano Energisa ha deciso di ritirarsi dalla gara, lasciando la stessa società italiana e Iberdrola come uniche contendenti.