ll Ftse Italia Servizi Finanziari termina la settimana con un rialzo del 2,9% e allineato all’omologo europeo (+2,2%), non risentendo delle vendite sul comparto bancario (-0,3%) e sovra-performando di oltre un punto percentuale il Ftse Mib (+1,7%). Quest’ultimo, sostenuto dai titoli delle utilities e da quelli energetici, non ha risentito dello stallo legato alla creazione del nuovo esecutivo, con il capo dello Stato, Sergio Mattarella, che ha convocato per oggi delle nuove consultazioni nella remota eventualità che si giunga ad un’intesa tra i partiti.
L’ottava negativa del settore creditizio non influenza i titoli dell’asset management, con Azimut, Banca Generali, Banca Mediolanum, Fineco e Anima che chiudono con rialzi compresi tra lo 0,5% e il 5%, supportate anche dalla credibilità di cui i rispettivi management godono presso il mercato grazie ai risultati raggiunti in questi anni e alle strategie portate avanti per la crescita. La performance di Anima è sostenuta anche dall’upgrade da ‘neutral’ a ‘buy’ da parte di Citigroup.
Prosegue l’ottimo momento di Poste Italiane (+2,3%) che raggiunge un nuovo massimo storico, raggiungendo e superando per la prima volta dalla quotazione la soglia di 8 euro. Il titolo ha acquisito una forte credibilità in seguito alla presentazione del nuovo piano industriale avvenuta oltre due mesi fa. Il gruppo romano starebbe intensificando i contatti con Generali per una possibile partnership nel ramo assicurativo danni. Inoltre, il cda intende chiedere l’autorizzazione all’assemblea per un buy-back fino al 5% del capitale.
Bene Exor (+3,3%), che si è mossa in scia al buon andamento delle principali controllate quotate.
Nel Mid Cap rimbalza Banca Ifis (+6,6%), supportata anche dall’upgrade da ‘accumulate’ a ‘buy’ da parte di Banca Akros con target price limato però da 43 euro a 40 euro.
doBank (-1,9%) interrompe il recupero, con il mercato che resta in attesa del nuovo piano industriale che sarà approvato entro il primo semestre.
Banca Farmafactoring (+2%) conferma il trend positivo avviato dallo scorso lunedì, annunciando che opererà attraverso un unico marchio negli otto mercati in cui è presente.
Tra le Small Cap in luce DeA Capital (+2,4%), con gli investitori che apprezzano la strategia di crescita portata avanti dal gruppo e illustrata recentemente dall’Ad Paolo Ceretti.
Scatto per Mittel (+7,9%), la cui assemblea nei giorni scorsi ha approvato un dividendo straordinario tramite azioni proprie. La perfomance beneficia anche della recente conferma del ‘buy’ da parte di Equita Sim con target price a 2,30 euro.
Buon progresso per Tamburi (+0,8%), che ha comunicato di essere salita oltre il 70% del capitale del tour operator Alpitour tramite il veicolo Asset Italia 1.
Arretra pesantemente Banca Intermobiliare (-7,2%), a diversi giorni dalla cessione del pacchetto di controllo al fondo inglese Attestor.