Il Ftse Italia Banche avvia l’ottava con un rialzo dello 0,5% e in linea all’analogo europeo (+0,1%), supportando anche il Ftse Mib (+0,9%). Quest’ultimo sembra non risentire all’incertezza generata dalla formazione del nuovo governo. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha proposto o di sostenere un esecutivo neutrale fino a dicembre o di tornare al voto entro l’autunno dopo l’ultima tornata di consultazioni tenutasi ieri. I maggiori partiti sono propensi per la seconda alternativa.
Partenza positiva, dunque, per il comparto bancario in attesa che entri nel vivo la stagione delle trimestrali che sarà avviata oggi da Intesa Sanpaolo (+0,3%). I titoli del listino principali sono sostenuti dalle attese positive sui conti del periodo gennaio-marzo.
Tonica Unicredit (+0,9%), che punta ad accelerare ulteriormente il de-risking e starebbe valutando la cessione di un pacchetto da 3 miliardi di unlikely to pay.
Cede Mps (-1,4%), che entro fine mese perfezionerà la vendita della piattaforma di gestione delle sofferenze.
Nel Mid Cap altra pausa di riflessione per Popolare Sondrio (flat) dopo il rally dell’ultimo periodo, con la banca che potrebbe riscontrare possibili difficoltà nell’acquisto del 51% di Cr Cento, chiudendo invece l’acquisto di PrestiNuova. Lieve flessione Credem (-0,3%), comunque percepito tra gli istituti più solidi del panorama bancario italiano.
Rallenta ancora Creval (-0,5%), il cui cda si riunirà oggi per l’approvazione dei dati contabili riferiti al periodo gennaio-marzo.
Tra le Small Cap arretra Carige (-1,1%), il cui l’azionista Raffaele Mincione aveva affermato di sperare in un’aggregazione entro diciotto mesi.