Il cda di Bper ha rivisto e aggiornato le azioni e i target contenuti all’interno della Npe Strategy 2018-2020 relativa alla gestione dei crediti deteriorati.
Riguardo a ciò, nel corso del primo trimestre dell’anno, con l’obiettivo di accelerare il processo di miglioramento dell’asset quality e in coerenza con l’azione strategica comunicata al mercato nel novembre scorso, è stato selezionato un portafoglio di Npe lordi potenzialmente cedibile di circa 6,4 miliardi, pari a circa i due terzi dei crediti dubbi lordi totali.
I valori netti di questo portafoglio sono stati allineati a quelli realizzabili in un probabile scenario di cessione come previsto dal nuovo principio contabile Ifrs 9 introdotto dal 1° gennaio 2018. Questo ha comportato ulteriori accantonamenti per un importo complessivo superiore a 1,1 miliardi, portando il coverage totale al 31 marzo 2018, al 57,4 per cento. Quelli sulle sofferenze e sugli unlikely to pay sono pari rispettivamente al 66,5% e al 39,9 per cento.
Tale azione ha favorito, in prima istanza, l’immediata diminuzione dell’Npe ratio netto sceso al 9,3% dall’11,3% di fine 2017 e contribuirà alla riduzione anche del ratio lordo principalmente attraverso operazioni di cartolarizzazione e cessione, già a partire dall’anno in corso.
In particolare, le linee strategiche prevedono la cessione di sofferenze a livello di gruppo per un ammontare lordo complessivo compreso tra 3,5/4 miliardi nei 3 anni, di cui circa 3 miliardi attraverso due operazioni di cartolarizzazione già avviate.
I target che si prevede di raggiungere al 2020 sono i seguenti: riduzione dello stock lordo di Npe di circa il 40% rispetto ai livelli di fine 2017, Npe ratio lordo e netto rispettivamente dell’11,5% e del 5,5%, livello di coverage del 55%, Cet1 superiore al 12% e costo del credito annualizzato inferiore a 60 punti base.
La banca precisa che “l’ampio portafoglio di crediti deteriorati potenzialmente cedibile selezionato nell’ambito dell’applicazione del nuovo principio contabile Ifrs 9 e le elevate coperture raggiunte offrono un elevato grado di flessibilità gestionale per ridurre ulteriormente lo stock di crediti deteriorati, stimando di portare il ratio lordo sotto la soglia del 10% nel 2021”.