Brembo – Ricavi in crescita e margini stabili nel 1Q 2018

Il gruppo ha archiviato i primi tre mesi dell’esercizio 2018 con risultati sostanzialmente in linea alle attese, risentendo in parte dell’effetto cambi negativo e, a livello di redditività, dei costi di ramp up dei nuovi impianti. I ricavi sono aumentati del 4% a 658 milioni (+8,7% a cambi costanti), mentre Editda ed Ebit sono rimasti sostanzialmente stabili rispettivamente a 127 e a 92 milioni. L’utile netto è cresciuto dello 0,7% a 68 milioni, mentre l’indebitamento finanziario netto è aumentato di 57 milioni a 276 milioni.

Brembo ha chiuso il primo trimestre 2018 con risultati in linea con il consensus e che, secondo quanto dichiarato dal Vice Presidente Esecutivo Matteo Tiraboschi, confermano la solidità globale del gruppo in termini di acquisizione di quote di mercato e di produttività degli impianti, con i nuovi stabilimenti che entreranno a pieno regime entro la fine dell’anno.

I ricavi sono cresciuti del 4% a 658 milioni, scontando in parte un effetto cambi negativo (+8,7% a cambi costanti) che probabilmente proseguirà anche per la restante parte dell’esercizio.

Positivo il contributo di tutti i segmenti di attività, ad eccezione del settore delle competizioni, in calo dell’8,2% a 32,8 milioni, mentre le applicazioni per auto sono risultate in aumento del 3,7% a 494,2 milioni, il settore dei motocicli del 6,8% a 67 milioni e i veicoli commerciali del 10,9% a 63,9 milioni.

A livello geografico, in Germania le vendite hanno registrato un incremento del 9,5% e nel Regno Unito del 10,9%, mentre sono diminuite del 5,3% in Italia e del 7,1% in Francia. L’Asia ha confermato un forte incremento, con l’India cresciuta del 14,8% (+27,5% a cambi costanti), la Cina del 7,4% (+14,3% a parità di cambi) e il Giappone dell’11,1% (+12,4% a parità di cambi).

Il mercato nordamericano (Stati Uniti, Messico e Canada) è in calo dell’8,9%, ma a parità di cambi registra +3,6%, mentre il Sudamerica (Brasile e Argentina) ha evidenziato un progresso dell’1,7% (+25,4% a parità di cambi).

Per quanto riguarda la gestione operativa, l’Ebitda è salito dello 0,9% a 126,6 milioni, con un’incidenza sul fatturato in lieve calo al 19,2% (-60 punti base), mentre l’Ebit è diminuito  dell’1,2% a 91,6 milioni, con un ros al 13,9% (-70 punti base).

Il trimestre si è chiuso con un contenuto aumento dell’utile netto dello 0,7% a 68,2 milioni, grazie anche a una riduzione del tax rate passato dal 25% al 23,4 per cento.

Dal lato patrimoniale, infine, l’indebitamento finanziario netto, rispetto al 31 dicembre 2017, è aumentato di circa 57,1 milioni a 275,7 milioni.