Il Cda di Diasorin ha comunicato i dati relativi al primo trimestre 2018, chiuso con ricavi pari a 164,5 milioni, in aumento del 4,4% su base annua. Un incremento riconducibile sia al contributo positivo derivante dai test dell’influenza e dell’immunodiagnostica, oltre all’acquisizione da Siemens del business ELISA (settembre 2017).
La ripartizione del fatturato per tecnologia conferma anche nel 2018 il ruolo dominante del Test Clia (64,4%), nonostante il calo di 1 punto percentuale a seguito dell’acquisizione del test Elisa. I ricavi connessi a quest’ultima linea di business (13,4% del totale) hanno registrato un incremento dell’1,6%, mentre quelli da Test Molecolari (11,6%) sono rimasti stabili. Infine, le vendite da strumentazioni e altri ricavi (10,6%) sono scese dello 0,6 per cento.
Dal lato geografico si segnala che in Europa e Africa sono state realizzate vendite per 77,1 milioni, nel Nord America per 48,3 milioni, in Asia e Oceania per 28,7 milioni e nel Centro e Sud America per 10,4 milioni.
Alla luce di ciò, si evidenzia un effetto cambi negativo per 10,7 milioni, connesso alla svalutazione di alcune valute quali il Dollaro Americano, il Real Brasiliano e lo Yuan Cinese. Pesa in particolar modo l’andamento della divisa statunitense, che a cambi correnti esprime un calo dei ricavi dell’8,9% (+5% a cambi costanti).
Complessivamente, a cambi costanti, i ricavi consolidati registrano un aumento dell’11,2% su base annua.
Dal lato della gestione operativa l’Ebitda, pari a 63,3 milioni, sale dell’1,3%, mentre l’Ebit si fissa a 50,7 milioni (+1,4% a/a).
Il saldo della gestione finanziaria, negativo per 0,9 milioni e in calo 43,8% a/a, ha beneficiato della riduzione dei debiti finanziari.
Il conto economico si chiude con un utile netto di 38,8 milioni, in aumento del 16,4% grazie alla contrazione di circa 9 punti percentuali del tax rate, a seguito della riduzione dell’aliquota fiscale americana applicabile dall’anno in corso e all’impatto positivo del Patent Box in Italia.
Al 31 marzo 2018, il gruppo ha beneficiato di una generazione di cassa operativa che ha consentito di incrementare la liquidità netta a 168,6 milioni (+19,3 milioni rispetto al 31 dicembre 2017).