Il gruppo diffonderà oggi i risultati relativi ai primi tre mesi dell’esercizio, con i dati del primo trimestre 2017 riesposti in base al nuovo principio contabile IFRS 15.
I ricavi sono attesi in crescita dell’1,4% a 2,4 miliardi, con un impatto sfavorevole dei cambi. A livello di gestione operativa, l’Ebita è stimato in calo dell’1,3% a 153 milioni, con un’incidenza sul fatturato al 6,4% (-20 punti base), e l’Ebit in flessione del 3,3% a 119 milioni, con una marginalità al 5% (-20 punti base).
L’utile netto dovrebbe diminuire del 20% a 39 milioni, mentre l’indebitamento finanziario netto, rispetto al 31 dicembre 2017, è previsto in aumento di circa 900 milioni a 3,7 miliardi per effetto della normale stagionalità del business.
Gli analisti si attendono inoltre la conferma dell’outlook 2018 fornito in occasione della presentazione del nuovo piano industriale lo scorso gennaio, con ordini stimati pari a 12,5-13 miliardi, ricavi per 11,5-12 miliardi, un Ebita pari a 1.075-1.125 miliardi, un Focf per circa 100 milioni e un indebitamento netto di circa 2,6 miliardi.