Piaggio – Migliorano i margini nel 1Q 2018

Il gruppo ha archiviato i primi tre mesi del 2018 con risultati oltre le attese a livello di margini e utile. I ricavi sono aumentati dell’1% a 312 milioni (+6,7% a parità di cambi), con la crescita in India e Asia Pacific che ha più che compensato il calo in Emea e Americas. L’Ebitda ha registrato un incremento del 4,9% a 43,2 milioni, mentre l’Ebit è balzato del 32,5% a 14,5 milioni. Più che raddoppiato l’utile netto a 4 milioni, mentre l’indebitamento finanziario netto è aumentato per effetto della stagionalità del business delle due ruote.

Piaggio ha chiuso il primo trimestre 2018 con ricavi sostanzialmente in linea alle attese in crescita dell’1% a 312 milioni scontando in parte un andamento dei cambi sfavorevole (+6,7% a parità di cambi).

Nei primi tre mesi dell’anno, il gruppo ha registrato un aumento dei volumi di vendita del 7% a 129.700 veicoli, trainato in particolare dalle buone performance in India (+31%) e Asia Pacific (+11%) che hanno più che compensato il calo in Emea e Americas (-15,1%).

Nel dettaglio, il settore delle due ruote ha registrato un calo dei volumi del 2,3% a 80.600 veicoli per un fatturato di 210,1 milioni (218,9 milioni nel primo trimestre 2017), mentre i veicoli commerciali hanno segnato un +26,7% a 49.200 veicoli generando ricavi per pari a 102,2 milioni (90,2 milioni nel primo trimestre 2017).

Superiori alle attese, invece, i margini operativi, con l’Ebitda che ha registrato la miglior performance di sempre nel primo trimestre dalla quotazione in Borsa, mostrando un incremento del 4,9% a 43,2 milioni e portando la marginalità al 13,8% (+50 punti base). Netto miglioramento dell’Ebit, che ha riportato un +32,5% a 14,5 milioni, con un ros al 4,6% (+110 punti base).

La forte performance operativa ha contribuito a un deciso incremento dell’utile netto, passato da 1,5 milioni a 4 milioni (3 milioni il consensus). Dal lato patrimoniale, infine, l’indebitamento finanziario netto, rispetto al 31 dicembre 2017, è aumentato di circa 56 milioni a 503 milioni (493 milioni il consensus), riflettendo la tipica stagionalità del business delle due ruote.