Il gruppo Risanamento, attivo nello sviluppo e nella riqualificazione immobiliare, ha chiuso il primo trimestre del 2018 con una perdita netta consolidata di 6,3 milioni, in peggioramento rispetto ai 4,5 milioni di perdita riportati nei primi tre mesi del 2017.
Nel periodo in esame la società milanese ha registrato ricavi pari a 333mila euro in calo rispetto ai 652mila euro del 2016. Sul fronte dei margini, il gruppo ha registrato un Ebitda e un Ebit entrambi negativi, rispettivamente pari a 3,7 milioni (-12% a/a) e 4,1 milioni (-10% a/a).
Dal lato patrimoniale, al 31 marzo 2018 l’indebitamento finanziario netto ammonta a 635 milioni e si conferma sostanzialmente stabile rispetto al dato registrato a fine 2017 (631 milioni).
L’attività di Risanamento, come comunicato dalla società, sarà indirizzata verso una valorizzazione degli immobili di proprietà e verso lo sviluppo del progetto Milano Santa Giulia che rappresenta la principale fonte di reddito societaria. I prossimi esercizi e il 2018, pertanto, alla luce di ritorni economici-finanziari non immediati, sono destinati a scontare tali iniziative.