Utility – Settore poco mosso, bene A2A (+0,7%)

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +0,2% sostanzialmente in linea con il corrispondente europeo (+0,3%) ma sottoperformando il Ftse Mib (+0,9%).

Il positivo andamento del principale indice milanese è stato favorito anche dalla buona intonazione di Wall Street.

Acquisti sul comparto obbligazionario, con il Btp in discesa all’1,75% e lo spread poco sotto 122 punti base.

Tra i titoli del settore utility e delle rinnovabili presenti nel Ftse Mib la migliore è stata A2A (+0,7%).

Sostanzialmente invariata Snam (+0,4%) la quale ha comunicato che, a seguito dell’annullamento di 31.599.715 azioni proprie in portafoglio, deliberato dall’Assemblea straordinaria degli azionisti del 24 aprile 2018, il capitale sociale risulta suddiviso in circa 3.469.038.579 azioni ordinarie rispetto alle precedenti 3.500.638.294 azioni ordinarie.

In parità Enel che, come Iberdrola, è uno dei gruppi che ha finora avanzato un’offerta e che è rimasto ufficialmente in gara per la conquista di Eletropaulo mentre Energisa, che aveva presentato la proposta più bassa, ha deciso di ritirarsi.

Tra le Mid ha fatto meglio Erg (+1,3%), seguita da Iren (+1%) ed Hera (+0,9%), la quale ha comunicato che al 30 aprile 2018 le azioni ordinarie con voto maggiorato erano pari a 783.327.159 (783.526.307 in precedenza), mentre le azioni ordinarie erano pari a 706.211.586 (706.012.438 in precedenza).

In ribasso del 4,4% Ascopiave che ha staccato un dividendo di 0,18 euro, in assenza del quale la variazione sarebbe stata del +0,6 per cento.

Tra i titoli delle società a minore capitalizzazione la migliore è stata Falck Renewables (+4,9%).

Seduta invece sostanzialmente invariata per Edison (+0,2%), dopo i conti trimestrali, che hanno riportato un fatturato totale di 2,65 miliardi di euro, in flessione del 3,3% a/a e un utile netto di 42 milioni rispetto a un rosso di 19 milioni dello stesso periodo del 2017.

Infine si segnala che il mese in corso è partito con una media dei prezzi elettrici sul mercato all’ingrosso in Italia pari a 49,5 €/MWh, in progresso del 12,7% rispetto a maggio del 2017 e sostanzialmente invariato (+0,2%) rispetto ad aprile del 2018.