La raccolta netta totale di Azimut, nei primi quattro mesi del 2018, si è attestata a 977,7 milioni (-60,4% rispetto al periodo di confronto). Il dato del solo mese di aprile è stato positivo per 103,9 milioni (278,4 milioni nel corrispondente mese del 2017), risentendo della volatilità dei mercati.
Nel dettaglio, ad aprile la raccolta dei fondi ha registrato riscatti pari a 161,8 milioni (sottoscrizioni per 141 milioni ad aprile 2017). Le gestioni patrimoniali, invece, hanno riportato flussi positivi per 83,4 milioni, seppure in contrazione (-34,6% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente).
I fondi comuni di investimento da inizio anno hanno realizzato una raccolta netta positiva di 167,6 milioni (949,7 milioni nel periodo gennaio-aprile 2017), mentre le gestioni patrimoniali hanno registrato sottoscrizioni per 371 milioni (-31,7% rispetto al periodo di confronto). Il peso di queste due componenti sul totale è pari a circa il 55 per cento.
Il totale delle masse, a fine aprile, ha toccato 51,1 miliardi (+1,4% rispetto a fine 2017), di cui 40,4 miliardi riferiti a quelle gestite e il restante al risparmio amministrato.
Sergio Albarelli, Ceo di Azimut Holding, ha commentato: “La raccolta positiva nel mese di aprile deriva soprattutto dalle attività estere che rappresentano sempre più una chiave di crescita per il Gruppo. Il complesso delle attività poste in atto, sia lato gestione sia lato consulenza, per soddisfare le crescenti esigenze patrimoniali della clientela perseguono una strategia di lungo termine, svincolata da logiche meramente commerciali destinate ad esaurirsi nel breve periodo”.