Il gruppo ha archiviato i primi tre mesi del 2018 con ricavi in lieve crescita dell’1% a 143 milioni, nonostante l’andamento particolarmente sfavorevole delle valute (+7,8% a cambi costanti). Migliorano i margini operativi, con l’Ebitda in aumento del 5,7% a 22 milioni e l’Ebit dell’8,3% a 16,5 milioni, mentre l’utile netto è diminuito del 6,1% a 11,2 milioni. La posizione finanziaria netta, infine, risulta positiva per 32,3 milioni.
Datalogic ha chiuso il primo trimestre 2018 con ricavi in lieve aumento dell’1% a 142,9 milioni (+7,8% a cambi costanti), trainati soprattutto dal buon andamento dal +4% registrato in area Emea (+5,4% a cambi costanti) e al +11,5% in area Apac (+22,6% a cambi costanti), mentre il Nord America ha registrato un calo del 9,1% principalmente riconducibile all’andamento sfavorevole delle valute (+5,2% a cambi costanti).
A livello di business, la divisione Datalogic ha registrato una sostanziale stabilità del fatturato (+0,8%) a 132,6 milioni (+6,8% a cambi costanti), grazie alla ripresa del settore Retail (+4,9% a 68,5 milioni; +12,6% a cambi costanti) dopo la performance negativa degli ultimi due trimestri del 2017, mentre il segmento Manufacturing si è confermato in progresso (+13,8% a 41,6 milioni; +18,2% a cambi costanti).
Dal lato della gestione operativa, i margini hanno beneficiato soprattutto del miglioramento del mix e delle efficienze nel costo dei materiali. l’Ebitda è cresciuto del 5,7% a 22 milioni, con un’incidenza sui ricavi al 15,4% (+70 punti base), mentre l’Ebit è salito dell’8,3% a 16,5 milioni, con un ros all’11,6% (+80 punti base).
Il trimestre si è chiuso con un utile netto in calo del 6,1% a 11,2 milioni, per effetto dell’aumento degli oneri finanziari netti per perdite su cambi e del tax rate passato dal 14,9% al 23,8 per cento.
Dal lato patrimoniale, la posizione finanziaria netta risulta positiva per 32,3 milioni, in miglioramento di 2,2 milioni rispetto al 31 dicembre 2017.