Parziale rimbalzo per il Ftse Mib, dopo la debolezza della seduta precedente innescata dall’incertezza politica. Intorno a mezzogiorno il listino milanese avanza dell’1,1%, precedendo il Ftse 100 di Londra (+0,6%), il Dax di Francoforte (+0,3%), il Cac 40 di Parigi (+0,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%).
In rialzo fino a mezzo punto percentuale anche i futures sugli indici americani, all’indomani dell’attesa decisione del presidente Donald Trump di ritirare gli Stati Uniti dall’accordo sul nucleare con l’Iran.
I principali effetti si sono ripercossi sulle quotazioni del greggio, con Wti e Brent in rialzo del 3% rispettivamente a 71,1 e 77,1 dollari al barile, sui massimi dal 2014. Un movimento amplificato anche dalla previsione di scorte in calo, emersa dai dati Api, in attesa delle statistiche settimanali dell’Eia in programma oggi. Oro in flessione a 1.307 dollari l’oncia.
Sul Forex il biglietto verde continua a rafforzarsi nei confronti delle altre valute, in attesa della diffusione oggi dei prezzi alla produzione di aprile e di quelli al consumo in uscita domani. Il cambio dollaro/yen sale a 109,7, mentre l’euro/dollaro si attesta in area 1,185.
Il rialzo del dollaro è accompagnato da un movimento analogo del rendimento del T-bond, sopra il 3% in attesa di un’asta da 25 miliardi di titoli a 10 anni. In Europa gli acquisti premiano i governativi dei Paesi periferici, con il tasso sul Btp in calo all’1,84% e lo spread dal Bund in contrazione di 4 bp a 126 punti base. Il tutto aspettando che si chiarisca la situazione politica italiana, con il Capo di Stato Mattarella che oggi pomeriggio conferirà un incarico per la formazione di un governo neutrale e di servizio.
A Piazza Affari spicca BPER (+6,4%) dopo i risultati trimestrali migliori delle attese e l’annuncio di una strategia più aggressiva sugli npl.
Acquisti sui petroliferi SAIPEM (+3,5%), ENI (+2,5%) e TENARIS (+1,7%) in scia al rialzo del greggio. Bene anche LEONARDO (+3,7%) all’indomani della diffusione dei conti, oltre ai bancari UNICREDIT (+2,2%) e BANCO BPM (+2,4%) in attesa dei risultati.
In calo invece ITALGAS (-1,5%) dopo la trimestrale pubblicata ieri e i downgrade di Socgen e Mediobanca. Debole MONCLER (-0,7%) dopo l’exploit di ieri e TELECOM ITALIA (-0,5%) che ha comunicato di non aver ricevuto nessuna comunicazione ufficiale in relazione alla notizia circa la decisione del Governo di applicare alla società una sanzione di 74,3 milioni per violazione degli obblighi di notifica alla normativa in materia di Golden Power.