Nel periodo gennaio-marzo dell’esercizio in corso la multi-utility bolognese ha riportato ricavi pari a 1,74 miliardi di euro, in crescita del 10,4% rispetto al pari periodo del 2017, grazie principalmente alle maggiori attività di trading e i maggiori ricavi provenienti dalla vendita di gas ed energia elettrica, oltre che dall’area ambiente e dai titoli di efficienza energetica.
A livelli di risultati della gestione caratteristica, nel 1° trimestre del 2018 l’Ebitda di Hera è stato pari a 322,7 milioni, segnando un progresso del 5,2% e superando le attese del 2,5%. La crescita del margine operativo lordo su base tendenziale è da attribuire alle buone performance delle principali aree del gruppo, ma in particolare del settore gas, per effetto dei maggiori volumi venduti e dell’incremento della marginalità delle attività di trading, e del business dell’acqua.
Nel periodo in esame, l’Ebit del gruppo guidato da Stefano Venier è stato pari a 197,6 milioni, in aumento del 5,5% e al di sopra del 2,6% rispetto alle previsioni degli analisti.
Al di sotto della gestione operativa, gli oneri finanziari netti di Hera sono diminuiti del 24,2% su base annua, grazie al minor costo del debito e ai maggiori proventi per interessi derivanti dai clienti in salvaguardia. Alla luce di questa situazione, l’utile prima delle imposte è stato pari a 180,1 milioni, evidenziando un rialzo del 9,7% rispetto allo stesso periodo del 2017.
L’utile netto di pertinenza degli azionisti del gruppo bolognese è stato pari a 120,5 milioni, in crescita del 9,6% su base annua e superiore del 5,2% rispetto al consensus.
Sul fronte dello stato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2018 è stato pari a 2,5 miliardi, sostanzialmente in linea sia con il dato di fine 2017 sia con le attese, riflettendo la positiva e crescente generazione di cassa che ha consentito, tra l’altro, di finanziare anche le recenti acquisizioni. Il rapporto PFN/MOL su base rolling 12 mesi è si è attestato a 2,5 volte, evidenziando un ulteriore miglioramento della solidità finanziaria.
Nei primo trimestre del 2018, gli investimenti di Hera sono stati pari a 84,6 milioni, comprensivi delle acquisizioni nelle società Blu Ranton e Sangroservizi. Gli investimenti operativi, pari a 80,7 milioni e in crescita del 5,9%, hanno riguardato principalmente interventi su impianti, reti e infrastrutture, a cui si aggiungono gli investimenti per la sostituzione massiva dei contatori e nell’ambito depurativo e fognario.