Il board di Aeffe, presieduto da Massimo Ferretti, ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2018, chiuso con ricavi consolidati pari a 95,2 milioni, aumentati del del 19,6% a cambi correnti (+20,3% a cambi costanti) rispetto ai 79,6 milioni del primo trimestre 2017.
Nel dettaglio, i ricavi della divisione prêt-à-porter si sono fissati a 72,1 milioni, registrando un incremento del 17,5% a cambi correnti (+18,3% a cambi costanti), mentre quelli della divisione calzature e pelletteria hanno segnato un aumento del 26,2% a 32 milioni.
Dall’analisi del giro d’affari per area geografica, emerge la crescita molto positiva in Italia, con ricavi aumentati del 18,2% a 45,3 milioni e dell’Europa (+15% a 20,6 milioni).
Nel resto del mondo, il gruppo ha conseguito ricavi per 21,5 milioni, con un’incidenza sul fatturato del 22,5%, in aumento del 45,1% a cambi correnti rispetto al primo trimestre del 2017 grazie principalmente all’ottimo andamento della Greater China, che è cresciuta del 67,8 per cento. Si riducono invece le vendite negli Stati Uniti (-16,8%) indebolite dal rallentamento del fatturato nei department store.
Per quanto riguarda l’analisi per canale distributivo, in evidenza il progresso del 23,8% a 71,2 milioni del canale wholesale, che rappresenta circa il 75% del fatturato totale.
Il network complessivo dei negozi a gestione diretta (DOS) è rimasto invariato rispetto alla fine del 2017. Per quanto riguarda i franchised store, la variazione ha interessato prevalentemente il mercato europeo con alcune chiusure in Italia e Spagna.
A livello di gestione operativa emerge un forte miglioramento della marginalità, con l’Ebitda a 20,3 milioni (con un’incidenza del 21,4% sul fatturato) rispetto ai 15,4 milioni del primo trimestre 2017, aumentato del 32,1%. L’Ebit si è fissato a 17,4 milioni (+38,8%).
La gestione si chiude con un utile netto di 11,3 milioni, salito del 39,3 per cento.
Al 31 marzo 2018, l’indebitamento finanziario netto si attesta a 53,8 milioni, aumentato di 3,2 milioni rispetto a fine dicembre 2017. Nel periodo in analisi, gli investimenti sono stati pari a 5,1 milioni e si riferiscono all’acquisizione del fabbricato sede da diversi anni del negozio a gestione diretta a marchio Moschino.
Il presidente, Massimo Ferretti, ha commentato:” “Il Gruppo è focalizzato su un percorso di costante crescita organica dei brand di proprietà e la continua progressione dei ricavi e della redditività, sia nel prêt-à-porter che nel segmento accessori, testimonia la validità della nostra proposta stilistica, delle scelte gestionali e degli investimenti effettuati. Considerando che la campagna vendite della stagione Autunno/Inverno 2018-2019 si è conclusa con un incremento del 12%, continuiamo a guardare al futuro con positività”.