Banca Mediolanum – Le performance fee condizionano i margini nel 1Q 2018

Banca Mediolanum ha archiviato il primo trimestre 2018 con un margine di intermediazione pari a 247,4 milioni (-9,3% rispetto al periodo di confronto), al cui interno le commissioni nette sono diminuite del 15% a 184 milioni rispetto al primo trimestre 2017 per le minori commissioni di performance, legate all’andamento dei mercati. Il periodo si è chiuso con un utile netto di 59,5 milioni (-29,9% a/a).

Il margine di intermediazione di Banca Mediolanum, nel primo trimestre 2018, si è attestato a 247,4 milioni (-9,3% rispetto al corrispondente periodo del 2017).

Nel dettaglio, le commissioni nette sono scese del 15% a 184 milioni rispetto al primo trimestre 2017, a causa della riduzione delle commissioni di performance a 21,5 milioni (66,8 milioni nei primi tre mesi del 2017) che hanno risentito della volatilità dei mercati finanziari. Le commissioni di gestione, invece, sono aumentate del 7,1% annuo a 250,3 milioni, sostenute dall’incremento delle masse gestite. Al netto delle performance fee, le componente commissionale sarebbe cresciuta del 9% a 162,4 milioni.

Il margine di interesse è diminuito del 9,9% a 40,5 milioni rispetto al primo trimestre 2017, a seguito della riduzione dei rendimenti del portafoglio titoli.

Positivo il contributo dei profitti da trading, saliti dai 2,6 milioni dei primi tre mesi del 2017 a 13,7 milioni.

I costi sono leggermente cresciuti a 145,8 milioni (+4,8% rispetto al periodo di confronto), portando a il risultato di gestione a 101,6 milioni (-23,9% annuo).

Dopo rettifiche su crediti raddoppiate a 6,2 milioni, il risultato netto di gestione si è fissato a 95,4 milioni (-26,9% rispetto al periodo di confronto).

Il periodo si è chiuso con un utile netto di 59,5 milioni (-29,9% rispetto ai primi tre mesi del 2017), dopo avere spesato oneri straordinari netti per 14,6 milioni (-23,4% rispetto ai primi tre mesi del 2017) e imposte per 21,3 milioni (-19,7% annuo).

Dal lato patrimoniale, gli impieghi salgono a 45,3 miliardi (+9,3% rispetto a fine 2017), supportati soprattutto dall’incremento delle attività finanziarie totali a 34,7 miliardi (+10,1% rispetto al 31 dicembre 2017).

In aumento anche la raccolta a 29 miliardi (+17,4% rispetto a fine 2017). Nello specifico, la raccolta diretta da clientela si attesta a 22,5 miliardi (+20,1% rispetto al 31 dicembre 2017).

Sul fronte della solidità patrimoniale, il Cet1 al 31 marzo 2018 si è fissato al 21,7% (21,9% a fine 2017).