Cementir ha archiviato il periodo gennaio-marzo con ricavi in calo, a parità di perimetro, dell’1,3%, sui quali ha pesato l’effetto negativo dei cambi (+3,6% like-for-like). Una dinamica che si è riflessa sulla debole performance della gestione operativa, mentre il risultato ante imposte ha evidenziato una crescita (+54%) grazie alla migliore gestione finanziaria. A livello patrimoniale, la cessione di Cementir Italia ha consentito una riduzione dell’indebitamento a 387,1 milioni. Infine, indicati i target per il 2018.
Nei primi tre mesi dell’anno, rispetto al pari periodo del 2017 depurato dal contributo delle attività italiane, il fatturato è diminuito dell’1,6% a 242,3 milioni, un importo su cui pesa per 13 milioni l’effetto negativo dei cambi senza il quale si evidenzierebbe una crescita like-for-like del 3,6 per cento.
Quest’ultimo dato trova conferma nei volumi di vendita che hanno riportato una crescita su ogni area di prodotto, con il Cemento grigio e bianco che ha registrato +4,1% a 2,1 milioni di tonnellate, il calcestruzzo +7,1% a 1,1 milioni di metri cubi e gli inerti +8,6% a 2,2 milioni di tonnellate.
A livello geografico, le vendite sono scese nell’area Nordic & Baltic e Stati Uniti (-5,2%), penalizzata dalle più stringenti condizioni climatiche che hanno impattato principalmente in Norvegia e Danimarca. In progresso invece il Mediterraneo Orientale (+10,4%), dove il blocco e le successive restrizioni delle attività nella regione egiziana del Sinai sono state però coperte dalla forte crescita della Turchia (+33,3%). Sostanzialmente stabile l’area Apac mentre l’Italia, ora rappresentata da Cementir Holding e dalla società di trading Spartan Hive, ha più che quadruplicato il fatturato.
Nella gestione operativa, l’Ebitda ha evidenziato una riduzione del 12,4% a 24,1 milioni, con un’incidenza sul fatturato del 10% (-120 basis point), mentre l’Ebit è diminuito del 35,5% a 6,3 milioni, con un ros del 2,6% (-140 basis point) risentendo delle stesse dinamiche.
Nella bottom line, il risultato ante imposte delle attività continuative ha registrato un progresso del 53,9% a 7,2 milioni, beneficiando di una gestione finanziaria virata in positivo per effetto della valorizzazione positiva del mark-to-market di alcuni strumenti finanziari di copertura, nonché del rendimento della liquidità a disposizione.
A livello patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto, rispetto al 31 dicembre scorso, è diminuito di 149,6 milioni a 387,1 milioni, principalmente in relazione all’importo incassato dalla cessione del Gruppo Cementir Italia (315 milioni), in parte poi assorbita dall’esborso per l’acquisto del 38,75% di LWCC (87 milioni), dalle dinamiche del Ccn e dalle manutenzioni annuali degli impianti.
Infine, è stata indicata la guidance per l’anno in corso, nella quale sono previsti ricavi pari a 1,25 miliardi, Ebitda a 235 milioni, investimenti per 80 milioni (oltre ai già citati 87 milioni per LWCC) e indebitamento finanziario netto ridotto a 260 milioni