Nice ha archiviato i primi tre mesi del 2018 con ricavi in crescita del 4,2%, penalizzati però dall’effetto negativo dei cambi (+9% a cambi costanti). In leggero progresso la gestione operativa, mentre l’utile evidenzia un calo legato a componenti negative one-off. A livello patrimoniale, aumenta l’indebitamento finanziario netto a 25,5 milioni.
Nel primo trimestre, rispetto al pari periodo del 2018, il fatturato consolidato è cresciuto del 4,2% a 78,5 milioni, incremento che sale al 9% a cambi costanti.
A livello geografico, il giro d’affari ha evidenziato uno sviluppo in tutte le aree, ad esclusione dell’Italia dove è stato registrato un calo del 4,4 per cento, che hanno mantenuto sostanzialmente stabile la loro incidenza sul totale. La maggiore crescita a cambi correnti è stata segnata nel Resto d’Europa (+10,2%), mentre a cambi costanti si evidenzia un balzo del Resto del Mondo con un +15,5 per cento, controbilanciato però fino al +2,1% dall’effetto valutario. In aumento anche il contributo di Francia (+1,4%) ed “Europa a 15” (+8,1%).
Nella gestione operativa, l’Ebitda adjusted (ante oneri non ricorrenti) è cresciuto dell’1,8% a 12,3 milioni, con un incidenza sul fatturato del 15,7% (-40 basis point), mentre l’Ebit adjusted è rimasto sostanzialmente invariato, con un ros del 12,3% (-60 basis point).
Nella bottom line, l’utile netto di competenza dei soci si riduce del 25,4% a 3,7 milioni, in presenza di 2,2 milioni di oneri non ricorrenti. Senza tali componenti one-off, il risultato netto dei soci adjusted evidenzierebbe un incremento del 7,2% a 5,3 milioni.
A livello patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è aumentato, rispetto allo scorso 31 dicembre, di 20,3 milioni a 25,5 milioni.
Infine, il CdA ha approvato il progetto di fusione per incorporazione in Nice di Silentron, società interamente controllata e specializzata nella progettazione, produzione e commercializzazione di sistemi di allarme.