Il Cda del gruppo veneto dell’occhialeria ha approvato i principali indicatori di performance economico-finanziaria relativi al primo trimestre 2018, che evidenziano un significativo recupero rispetto allo stesso periodo del 2017 grazie al ritorno alle normali condizioni di business.
Nei primi tre mesi dell’anno sono stati registrati importanti tassi di crescita nei mercati europei e nei paesi emergenti, che avevano sofferto molto nel 2017 a causa del difficile avvio del nuovo sistema informativo per la gestione del centro distributivo di Padova. Le vendite nel mercato nord americano, al netto dell’impatto derivante dall’indebolimento del dollaro, sono rimaste invece sottotono, soprattutto in relazione al contesto di business ancora difficile nei department stores.
Nel dettaglio, i ricavi sono stati pari a 250,9 milioni, in crescita del 5,7% a cambi correnti (+15,4% a cambi costanti) rispetto al pari periodo 2017, con un progresso del 16,9% del portafoglio marchi, escluso il marchio Gucci, grazie alle nuove licenze Moschino, Love Moschino e rag & bone.
Dall’analisi del giro d’affari per area geografica, le vendite in Europa salgono del 25,5% a cambi correnti a 123,5 milioni (+26,8% a cambi costanti), registrando significativi tassi di crescita nella maggior parte dei mercati che erano stati interessati dal difficile avvio del nuovo sistema informativo per la gestione del centro distributivo di Padova nel primo trimestre 2017.
Soffrono invece l’effetto cambi quelle in Nord America, scese da 114,5 a 94,8 milioni (-17,2% a cambi correnti; -4,7% a cambi costanti), appesantite anche dal perdurare del contesto di debolezza dei department store.
I ricavi in Asia e Pacifico sono stati pari a 14,3 milioni, in crescita del 29,3% a cambi correnti e del 44,3% a cambi costanti. Dopo i progressivi recuperi messi a segno nel secondo semestre 2017, la ripresa registrata nei primi tre mesi del 2018 ha interessato la maggior parte dei marchi in portafoglio e i principali mercati e canali dell’area.
Infine, il fatturato realizzato nel Resto del mondo è stato pari a 18,2 milioni, in crescita del 72,1% a cambi correnti e del 95,2% a cambi costanti. Nel dettaglio, Brasile, Messico, India e Arabia Saudita hanno rappresentato i mercati più dinamici, insieme ai paesi in cui Safilo è entrata più recentemente attraverso partnership di distribuzione locali.
Torna positivo l’Ebitda a 11,4 milioni dal precedente deficit di 9,5 milioni, importo che sale a 13,1 milioni non contabilizzando oneri non ricorrenti per 1,7 milioni.
Al 31 marzo 2018, l’indebitamento finanziario netto si esprime in 166 milioni, salito di circa 34 milioni rispetto a fine dicembre 2017.