Il gruppo ha chiuso i primi tre mesi del 2018 con ricavi in aumento del 4,5% a 402,6 milioni, mostrando una forte crescita a parità di cambi in tutti i principali mercati di riferimento grazie soprattutto al buon andamento delle macchine per il caffè. La marginalità è risultata sostanzialmente stabile rispetto al pari periodo del 2017, con l’incremento dei volumi compensato dai maggiori costi delle materie prime e di marketing. L’utile netto è cresciuto del 3,6% a 26,4 milioni, mentre la posizione finanziaria netta è positiva per 261,5 milioni. Confermati i target 2018.
De’Longhi ha chiuso il primo trimestre con ricavi in crescita del 4,5% a 402,6 milioni, nonostante l’effetto cambio negativo per 20,7 milioni (+9,9% a cambi costanti).
A livello di aree geografiche, l’Europa sud-occidentale ha segnato un +3,6% a 167,7 milioni (+3,9% la variazione organica), con l’andamento debole in Italia e Francia più che compensato dalla robusta crescita del mercato svizzero.
L’Europa nord-orientale ha registrato un progresso del 14,8% a 102,7 milioni (+18,9% la variazione organica), nonostante l’andamento negativo del mercato inglese. Segnali di ripresa in area MEIA, che ha segnato un -1,5% a 28,4 milioni risultando però in crescita a parità di cambi (+12,4% la variazione organica).
Penalizzata dall’effetto cambi anche l’area APA, in calo dell’1,1% a 103,9 milioni (+10,8% la variazione organica).
Per quanto riguarda le linee di prodotto, le macchine per il caffè si sono confermate il principale motore della crescita (+16,2%), che ha più che compensato il calo del comparto cottura e preparazione cibi (-3,8%).
L’andamento dei margini ha beneficiato della buona crescita organica, assorbendo i maggiori costi per materie prime, spese di ricerca e sviluppo e marketing, solo in parte riassorbiti dal vantaggio produttivo derivante dal dollaro debole che avvantaggia l’approvvigionamento dai mercati asiatici.
L’Ebitda è aumentato dell’1,6% a 52,4 milioni, con un’incidenza sul fatturato al 13% (-40 punti base), e l’Ebit dell’1% a 39,3 milioni, con un ros al 9,8% (-30 punti base).
Il trimestre si è chiuso con un utile netto aumentato del 3,6% a 26,4 milioni, grazie anche al minor carico fiscale in relazione alle agevolazioni previste dalla normativa del “patent box”.
Dal lato patrimoniale, la generazione di cassa pari a 10,9 milioni ha consentito un miglioramento, rispetto al 31 dicembre 2017, della liquidità netta, aumentata a 261,5 milioni.
Infine, alla luce dei risultati del primo trimestre, De’Longhi ha confermato per il 2018 le previsioni di crescita organica dei ricavi in area “mid-to-high single digit” e di aumento in valore assoluto dell’Ebitda.