Il Cda di Massimo Zanetti Beverage Group ha approvato i conti relativi al periodo Gennaio-Marzo 2018.
Il gruppo, attivo nella produzione, lavorazione e distribuzione di caffè tostato e di altri tipi di prodotti coloniali, ha realizzato ricavi per 211,2 milioni, in calo del 9,6% rispetto al primo trimestre del 2017. Una variazione legata principalmente a fattori esterni, come la svalutazione del dollaro statunitense e l’applicazione del principio IFRS 15.
I ricavi su base omogenea hanno infatti registrato una diminuzione più contenuta (-2,6% a/a), riconducibile alla flessione dei volumi di vendita del caffè tostato (-0,9%) e alla riduzione dei prezzi di vendita di suddetto prodotto (-1,7%), innescata da una contrazione del prezzo di acquisto del caffè verde.
Dalla lettura del giro d’affari suddiviso per canale distributivo emerge che, a cambi costanti e non includendo l’effetto dell’Ifrs15, il fatturato del Foodservice (23,7% del totale) è aumentato del 2,9%, quello del Mass Market (37,4%) si è ridotto del 3,9% , le vendite Private Label (32,3% del totale) sono diminuite del 5,9% e i ricavi degli altri canali (6%) sono invece aumentati del 5,2 per cento.
Dal lato geografico, si segnala il forte peso della componente Americhe (43,4%) per 91,7 milioni, in diminuzione del 6,6% a cambi costanti e non includendo l’Ifrs 15 per effetto della riduzione dei canali Mass Market e Private Label. In calo anche i ricavi generati in Europa (-1,6%), mentre sono le vendite realizzate nell’Asia Pacifico e Cafés sono aumentate del 10,8 per cento.
Il Gross profit è diminuito del 3,7% a 93,2 milioni, in presenza dei sopracitati fattori esogeni al netto dei quali registra un incremento del 2,4%.
L’Ebitda del gruppo sale del 9,4% a 15,2 milioni, ma l’incremento della redditività risulta più marcato a livello di Ebit (+31,6% a 6,4 milioni), grazie alla riduzione degli ammortamenti.
Il conto economico si è chiuso con un utile netto di 2,8 milioni, in progresso del 20,6% rispetto al primo trimestre del 2017.
Sul fronte patrimoniale, al 31 marzo 2018 l’indebitamento finanziario netto ammonta a 190,5 milioni, confermandosi sostanzialmente stabile sui livelli di fine 2017.
Per quanto riguarda l’outlook sul 2018, il management ha dichiarato di attendersi una crescita dei ricavi intorno al 2-4%, un incremento dell’Ebitda adjusted sull’ordine dei 5-8 punti percentuali e una riduzione dell’indebitamento finanziario netto sotto i 180 milioni.