Il gruppo catalano conferma che presenterà ricorso contro l’ordinanza del tribunale del 9 maggio.
Non si placa quindi la disputa sui diritti tv per la Serie A per il triennio 2018-21 che, dopo la sospensione delle trattative annunciata mercoledì dal Tribunale di Milano a seguito dell’appello mosso da Sky Italia relativo all’allineamento dell’offerta proposta da Mediapro alle leggi dell’antitrust italiano, concedeva 15 giorni di tempo all’operatore spagnolo per presentare ricorso.
La società spagnola ritiene che i pacchetti bocciati dal Tribunale siano conformi al contratto con la Lega Serie A, alla Legge Melandri e alle Linee Guida. Ed è convinta che con l’attuale quadro normativo italiano si possa commercializzare pubblicità, negando inoltre l’accusa sulla presenza di contenuti editoriali nella propria offerta agli operatori, nella quale era previsto un prodotto da 270 minuti con partita, pre e post gara.
Rimangono quindi aperte ancora due questioni fondamentali per l’intero affare da 1,05 miliardi. La prima riguarda la possibile partenza al buio del campionato di calcio e la seconda relativa alle scadenze entro le quali presentare la fideiussione da 1,2 miliardi fissate dalla Lega Serie A per il prossimo 22 maggio.