Sesta seduta consecutiva di rialzo per il Dow Jones con l’indice che sfiora un guadagno di un punto percentuale (+0,9%). In linea anche Nasdaq e S&P500 che avanzano dello 0,8%.
Più modesta, invece, la crescita del Russell 2000 (+0,55%) che è, tuttavia, l’indice che più si avvicina al vecchio record storico a 1.615 punti arrivando ad uno scarto di mezzo punto percentuale intraday e chiudendo comunque al di sopra della soglia dei 1.600 punti.
In calo il VIX del 1,5% a 13,4 punti.
Alla base del rialzo la crescita dell’inflazione più modesta del previsto, malgrado viziata dalla discesa del prezzo delle auto usate, fattore temporaneo e stagionale.
Apple (+1,4%) sale per la nona seduta consecutiva mettendo a segno un nuovo massimo storico.
In after hours, Nvidia presenta risultati di periodo che battono le previsioni ma il titolo, che durante la seduta aveva inanellato l’ennesimo massimo storico, scende del 3,5%. Alla base del ribasso della società di semiconduttori, la dichiarazione che i ricavi dalle società di cripto currency caleranno di circa due terzi nei prossimi trimestri.
Anche Yelp scende del 3,7% nel mercato serale, mentre Symantec – società leader nella produzione di anti virus – affonda del 13% in virtù di una guidance futura debole nonostante abbia superato ampiamente le stime sia di fatturato che di utili.
Sul mercato obbligazionario, lo spread tra i rendimenti della scadenza biennale (2,54%) e quella decennale (2,97%) si assottiglia ancora di un punto base a 43 proseguendo nell’appiattimento dell’inclinazione della curva.
Infine, chiude invariato il petrolio a 71,2 dollari al barile che recupera uno scivolone pomeridiano a $70,5 (-1%).
Pausa di riflessione del dollaro che scivola sotto quota 1,19 nei confronti della moneta unica e consente una giornata di recupero a diverse valute emergenti, da diverse sedute sotto pressione.