Il fondo hedge Caius Capital prosegue il proprio attacco sulla questione degli strumenti cashes emessi nel 2008 da UniCredit. Il gestore del fondo ha inviato una lettera a Jean Pierre Mustier, amministratore delegato della banca, in cui rileva che permangono “significative incertezze” in merito al trattamento regolatorio di tali strumenti.
In particolare, Caius Capital chiede delucidazioni immediate su tutti i provvedimenti da parte delle authority che hanno dato l’ok ai ‘cashes’ e la pubblicazione di tutti i termini e le condizioni dell’accordo di usufrutto.
Sulla questione è intervenuto lo stesso Mustier nel corso della conference cal,l rispondendo alla domanda diretta di un analista che chiedeva se anche l’Eba aveva dato il proprio parere sulla questione. L’ad ha risposto che non fornisce commenti sulle singole authority ma che tutte le autorità competenti sono state consultate e hanno dato il loro parere e revisione favorevole al trattamento degli strumenti.
Per questo UniCredit si riserva di ricorrere alle vie legali per difendere la propria posizione.
La settimana scorsa Caius ha inviato una lettera all’Eba affinché aprisse un’indagine sullo strumento, mettendo in discussione il calcolo del Cet1 dell’istituto di piazza Gae Aulenti che non sarebbe corretto in base alle regole Ue a meno che non siano convertiti i cashes in titoli ordinari.
























