Utility – Resiste Falck Renewables (+2,4%) in una seduta difficile

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha registrato un -2,6% sottoperformando sia il corrispondente indice europeo (-0,6%) sia il Ftse Mib (-1%).

Il principale indice milanese è stato appesantito dagli ultimi sviluppi politici che sembrano indirizzare verso un governo Lega-M5S. L’ipotesi di un esecutivo sostenuto dai partiti di Salvini e Di Maio ha alimentato il nervosismo anche sul mercato obbligazionario, dove il Btp decennale è risalito all’1,93%, ampliando lo spread con il Bund tedesco oltre 137 punti base e gravando sul comparto.

Tra i titoli del settore utility e delle rinnovabili presenti nel Ftse Mib ha fatto meglio Snam seppur con un -1,1%.

Sotto pressione anche Enel (-3,2%) e A2A (-4,1%), quest’ultima nonostante conti trimestrali con ricavi in progresso dell’11,7% rispetto a quelli riclassificati del 1° trimestre del 2017 e superiori del 9,8% rispetto alle stime di consensus e un utile netto di 173 milioni, evidenziando una contrazione del 3,9% rispetto allo stesso periodo del 2017 a causa dell’aumento dell’imposte, ma al di sopra del 3,6% rispetto alle attese.

Tra le Mid ha fatto meglio Ascopiave pur riportando un -1,8%, seguita da Erg (-2%) ed Hera (-2,2%), nonostante i buoni dati trimestrali presentati ieri al mercato, con ricavi pari a 1,74 miliardi di euro, in crescita del 10,4% rispetto a quelli del 1° trimestre del 2017 e un utile netto di 121 milioni, evidenziando una crescita del 9,6% rispetto allo stesso periodo del 2017 e al di sopra del 5,2% rispetto alle stime di consensus.

Acea (-2,6%) ha invece riportato nel primo trimestre 2018 ricavi per 745,5 milioni, in progresso del 2,7% rispetto al primo trimestre del 2017 e un utile netto in progresso del 17,7% su base annua, malgrado l’aumento del 7,5% rispetto ai primi tre mesi del 2017

Tra i titoli delle società a minore capitalizzazione la migliore è stata Falck Renewables (+2,4%), anch’essa dopo i conti, con ricavi a 92,1 milioni, in aumento del 18,8% su base annua e superiori del 3,5% alle stime degli analisti e un risultato ante imposte che ammonta a 29,8 milioni (+52,7% a/a).

Flat Alerion che nel primo trimestre 2018 ha riportato ricavi per 19,5 milioni di euro, in progresso del 19% rispetto al 1° trimestre del 2017 e un Ebitda pari a 17,7 milioni, in aumento del 25,5% su base annua. Inoltre il Consiglio di amministrazione del gruppo guidato da Josef Gostner ha deliberato l’emissione di un prestito obbligazionario non garantito, non convertibile e non subordinato per un controvalore minimo di 130 milioni di euro e massimo di 160 milioni di euro, con scadenza a 78 mesi (sei anni e sei mesi).