Nel periodo gennaio-marzo dell’esercizio in corso, l’ex-municipalizzata veneta attiva nella distribuzione e vendita del gas naturale ha riportato ricavi per 200,6 milioni di euro, sostanzialmente in linea con quelli registrati nei primi tre mesi del 2017. Nel dettaglio, il contributo al fatturato derivante dall’ampliamento dell’area di consolidamento per 5 milioni e dall’aumento dei ricavi da vendita di materie prime a termine per 3,3 milioni è stato parzialmente compensato dalla flessione delle vendite di gas naturale al mercato finale per 6 milioni.
La gestione nei primi tre mesi dell’esercizio 2018 ha messo in evidenza una riduzione su base annua del 3,3% dei volumi di gas venduti dalle società consolidate integralmente e del 2,6% per quanto riguarda i volumi di gas venduti da società consolidate mediante il metodo del patrimonio netto. Inoltre, le società consolidate integralmente hanno registrato una riduzione dei volumi di vendita di energia elettrica del 6,7% rispetto al primo trimestre dello scorso anno mentre le società valutate con il metodo del patrimonio netto hanno incrementato le proprie vendite del 10%.
A livello di risultati della gestione caratteristica, nel 1° trimestre del 2018 l’Ebitda è stato pari a 35,9 milioni, in contrazione del 2,1% su base annua a causa della riduzione del margine commerciale sull’attività di vendita di gas per un milione di euro, a seguito sia dei minori volumi di gas venduti sia dell’annullamento della componente tariffaria di gradualità presente nei prezzi di cessione previsti per il mercato tutelato. Il margine commerciale sull’attività di trading ha, invece, registrato un incremento di 0,1 milioni rispetto al pari periodo del 2017, mentre il margine commerciale sull’attività di vendita di energia elettrica si è ridotto di 0,3 milioni.
L’Ebit di Ascopiave, pari a 29,9 milioni, ha subito una riduzione del 3,9% su base annua per effetto della riduzione del margine lordo, nonché dei maggiori ammortamenti (+8,2% su base annua) dovuti all’ampliamento del perimetro aziendale.
Al di sotto della gestione operativa, gli oneri finanziari netti sono più che raddoppiati su base annua, ma mantengono ancora un peso estremamente ridotto rispetto al fatturato del gruppo. Le partecipazioni valutate col metodo del patrimonio netto, riferite al consolidamento delle società a controllo congiunto e della collegata Sinergie Italiane SRL, ammontano invece a 3,8 milioni (+1,9% su base annua).
Il 1° trimestre del 2018 di Ascopiave si è così concluso con un utile netto pari a 23,5 milioni, in flessione del 4,2% rispetto ai primi tre mesi del 2017.
Sul fronte dello stato patrimoniale al 31 marzo 2018, il gruppo veneto ha ridotto l’indebitamento finanziario netto a 55,6 milioni (119,9 milioni a fine 2017), grazie alla forte generazione di cassa reddituale per 31 milioni e alla gestione del capitale circolante netto operativo e del capitale netto fiscale per complessivi 38 milioni.
Nel 1° trimestre del 2018 sono stati realizzati investimenti per 5 milioni, in progresso del 14,4% su base annua, di cui 4,8 milioni relativi a reti e impianti e 0,2 milioni a servizi di manutenzione per gli impianti di riduzione e preriscaldamento.