Nel primo trimestre 2018 Cembre ha realizzato ricavi pari a 36 milioni, in crescita dell’8,4% rispetto al medesimo periodo del 2017. In aumento i margini operativi, con l’Ebitda (+10,9% a/a) e l’Ebit (+13,6% a/a) rispettivamente a 10 milioni e 8,4 milioni. Il trimestre si è chiuso con un utile netto di 6,2 milioni (+22,1% a/a).
Cembre, attiva nello sviluppo, produzione e commercializzazione di connettori elettrici e degli utensili per la loro applicazione, ha chiuso il primo trimestre 2018 con ricavi consolidati pari a 36 milioni (+8,4% a/a). Nel dettaglio le vendite in Italia sono aumentate del 9,7% a 15,4 milioni, mentre quelle estere sono state pari a 20,6 milioni (+7,5%).
L’Ebitda è cresciuto del 10,9% a/a, passando da 9 a 10 milioni. Aumenta anche l’Ebit (+13,6% a/a), attestatosi a 8,4 milioni.
L’utile netto del gruppo di competenza dei soci si fissa a 6,2 milioni (+22,1% a/a).
Dal lato patrimoniale, la liquidità finanziaria netta, rispetto al 31 dicembre 2017, è diminuita di 1,7 milioni attestandosi a 18,5 milioni, nonostante siano stati effettuati investimenti per 3,8 milioni. Il patrimonio netto totale è pari a 149,3 milioni (+6,2 milioni dalla fine del 2017).
L’Amministratore Delegato di Cembre, Giovanni Rosani, ha sottolineato che “I dati al 30 aprile confermano i ricavi consolidati progressivi in crescita del 7,8% ed una posizione finanziaria netta positiva pari a 17,3 milioni di euro. Prevediamo di chiudere l’esercizio 2018 con un sensibile incremento dei ricavi delle vendite del gruppo e margini in crescita rispetto allo scorso esercizio, questo grazie anche alla recente acquisizione effettuata in Germania”.