Mps – Il ritorno all’utile infiamma ancora il titolo (+7,5%)

Prosegue il rialzo di Mps a Piazza Affari, dopo il balzo del 17,7% del titolo registrato in seguito alla comunicazione del ritorno all’utile nel primo trimestre 2018.

Attorno alle ore 9:30 le azioni dell’istituto guidato da Marco Morelli segnano un incremento che oscilla attorno al 7,5% toccando il prezzo di 3,45 euro. I buoni risultati della banca, ottenuti grazie a un ferreo controllo dei costi e alla pulizia dei crediti deteriorati avvenuta nei mesi scorsi, trainano le azioni in Borsa nella speranza che il peggio sia alle spalle e la banca abbia avviato il percorso di ripresa, come testimonia l’utile di 188 milioni del primo trimestre.

Una ripresa che potrà determinare quelle che sono le scelte del Mef, che dopo la ricapitalizzazione pubblica è il principale azionista della banca con una quota del 68 per cento. Nonostante i recentissimi rialzi, il Tesoro agli attuali corsi di Borsa registra una minusvalenza di circa il 50% rispetto a quanto investito.

La ricapitalizzazione, infatti, è avvenuta al prezzo di 6,49 euro per azione. Cifra ancora lontana dagli attuali 3,4 euro. Le azioni sono tornate agli scambi a Piazza Affari il 25 ottobre scorso, debuttando a 4,55 euro, per poi scendere fino al minimo di 2,48 euro toccati il 28 marzo scorso sulla scia di timori sui conti. Preoccupazioni che si sono dimostrate infondate anche se, dopo la cura dimagrante sul fronte costi, la banca deve ora ottenere i risultati attesi sotto il profilo commerciale.

Il Tesoro potrà accompagnare il rilancio di Mps, secondo quanto concordato con le autorità europee quando è stata approvata l’operazione di ricapitalizzazione, fino al 2021, data entro la quale dovrà uscire. Ma il ragionamento su quale strategia di uscita seguire dovrà avvenire ben prima, poiché la road map di come fare e in che tempi dovrà essere comunicata a Bruxelles entro la fine del 2019. Una partita che dovrà impegnare il nuovo governo.