L’antitrust cinese avrebbero ripreso in esame il dossier relativo all’acquisizione dell’olandese Nxp Semiconductor da parte del produttore americano di microprocessori Qualcomm. A riportarlo è Bloomberg, che cita fonti vicine alla questione.
In precedenza le autorità cinesi avevano interrotto l’analisi del deal da 44 miliardi di dollari in scia al raffreddamento dei rapporti commerciali tra Pechino e Washington. Un’eventuale riapertura sarebbe dunque un’ulteriore segnale di distensione tra le due superpotenzae.
Il ministero del commercio cinese sarebbe già stato sollecitato ad accelerare il processo e ad esaminare i rimedi proposti da Qualcomm per proteggere le aziende locali. Queste ultime, invece, sono preoccupate dalla possibilità che la nuova realtà possa estendere le attività di licenza di brevetto di Qualcomm in aree come i pagamenti mobili e la guida autonoma. La Cina, infatti, è il maggiore importatore mondiale di semiconduttori e sta cercando di ridurre la propria dipendenza dalle tecnologie straniere, sviluppando una propria industria.
Intanto, a Wall Street, NXP e Qualcomm guadagnano rispettivamente il 9,5% e il 2,9 per cento.