Unipol, nel primo trimestre 2018, ha contabilizzato premi lordi consolidati pari a 3.292 milioni (+2,5% rispetto al periodo di confronto). L’andamento è conseguente all’aumento della raccolta vita (+9,7% a/a a 1.346 milioni) e della lieve diminuzione di quella danni (-1,9% annuo a 1.945 milioni). Il trimestre si è chiuso con un utile netto di 472 milioni, includendo la plusvalenza di 309 milioni legata alla cessione di Popolare Vita.
Unipol ha archiviato il primo trimestre 2018 con una raccolta premi lordi a livello consolidato di 3.292 milioni, segnando un progresso del 2,5% rispetto al corrispondente periodo del 2017. Di questo ammontare, 2.895 milioni si riferiscono alla controllata UnipolSai.
Nel dettaglio, la raccolta premi riferita al ramo vita è stata pari a 1.346 milioni (+9,7% a/a), grazie anche alla spinta commerciale in seguito al rinnovo dell’accordo con le banche collocatrici.
Per quanto riguarda il segmento danni, la raccolta è leggermente scesa a 1.945 milioni (-1,9% annuo), a causa di una flessione sia del ramo auto (-2,1% a/a a 1.028 milioni) che non auto (-1,7% annuo a 918 milioni). Il Combined ratio è pari al 94,1%, in calo rispetto al 95% del periodo di confronto.
Il risultato economico del settore bancario è stato positivo per 10 milioni (4 milioni nei primi tre mesi del 2017). Lo scorso 1° febbraio, con l’efficacia giuridica della scissione parziale proporzionale di Unipol Banca in favore della neo costituita società UnipolRec, è stato completato il piano di ristrutturazione del comparto annunciato al mercato a fine giugno 2017.
Negativo il risultato economico del settore immobiliare e delle altre attività per 73 milioni (-25 milioni nel primo trimestre 2017), impattato da maggiori interessi passivi sul debito, da svalutazioni immobiliari e dagli effetti della ristrutturazione del settore bancario.
Il periodo in esame si è chiuso con un utile netto di 472 milioni, considerando la plusvalenza di 309 milioni legata alla cessione di Popolare Vita. Al netto di questa componente, l’utile netto sarebbe stato di 163 milioni (+3,8% a/a).
Sul fronte della solidità patrimoniale, al 31 marzo 2018 il Solvency II ratio è pari al 181% (166% a fine 2017), mentre il patrimonio netto si attesta a 7.592 milioni (7.453 milioni al 31 dicembre 2017).