Carige è al lavoro per tornare a proporre al mercato un’emissione di bond subordinati. I primi incontri sono previsti già questa settimana.
L’intenzione di tornare sul mercato con questo tipo di strumenti era stata confermata dall’Ad dell’istituto, Paolo Fiorentino, nel corso della conference call di commento ai risultati del primo trimestre che avevano visto il ritorno all’utile della banca, a conferma del successo del piano di ristrutturazione messo a punto dal manager.
Nel mese di marzo l’istituto aveva già tenuto un roadshow provando a sondare il mercato per un’emissione di un bond subordinato T2 per un ammontare compreso tra i 300/500 milioni, ma l’istituto aveva poi deciso di rinviare l’operazione. Fiorentino aveva spiegato che avevano raccolto la disponibilità di sottoscrizione per un ammontare di circa 100-150 milioni. Meno di quanto nei programmi della banca.
Ora l’istituto si può presentare con un biglietto da visita differente dato dai buoni risultati.
Le caratteristiche del titolo potrebbero ricalcare quelle previste due mesi fa, cioè bond subordinati Tier2 a 10 anni per un ammontare minimo di 300 milioni, che potrebbe arrivare fino a 500 milioni a seconda delle richieste.
E questa volta l’offerta potrebbe coinvolgere anche gli azionisti della banca, attratti dal buon rendimento di questo tipo di titoli e per dare supporto alle strategie di funding dell’istituto.