Il Cda di Gabetti, operatore attivo nella consulenza e valorizzazione del patrimonio, di gestione e intermediazione per clienti istituzionali, ha approvato i conti del primo trimestre del 2018.
Nei primi tre mesi dell’anno in corso il gruppo, guidato da Roberto Busso, ha realizzato ricavi operativi in crescita a 10,3 milioni (+13,1% a/a), di cui 4,9 milioni riferiti a Agency Services (+15% a/a), 5 milioni a Technical Services (+3,5% a/a) e 0,3 milioni a Financial Services (importo nullo nel 2016).
A livello di gestione caratteristica, l’Ebitda del gruppo risulta registra un deficit di 0,1 milioni (+74,8% a/a). Entrando nel merito delle singole linee di business:
- Ebitda Agency Services, è passato da un ammontare negativo di 0,1 milioni ad uno positivo di 0,2 milioni, beneficiando prevalentemente di un maggiore assorbimento dei costi da parte della capogruppo. Contributo consistente è arrivato inoltre dal settore Nuove Costruzioni e Frazionamenti, nonché dal settore Corporate, mentre il settore del lusso con il marchio Santandrea si è confermato sostanzialmente sui livelli dello scorso anno;
- Ebitda Technical Services, è sceso a 0,1 milioni (0,3 milioni 1Q 2017). Si sottolineano i costi di rilancio sostenuti dalla Npls RE_Solutions, società controllata, attiva nel campo dei non performing loans;
- Ebitda Financial Services, risulta pari a -0,1 milioni (importo nullo nel 1Q 2017);
- Ebitda altri business, ammonta a -0,1 milioni (-0,2 milioni nel 1Q 2017);
L’Ebit del gruppo, negativo per 0,9 milioni, ha registrato un miglioramento rispetto al pari periodo del 2017 (deficit di 1,2 milioni), grazie anche al minore impatto degli ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni che nel trimestre in esame assommano a 0,8 milioni (-15% a/a). Inoltre lo scorso anno l’Ebit era stato influenzato negativamente dal risultato di Wikire Srl, partecipazione successivamente deconsolidata.
Il conto economico si è chiuso con un risultato ante imposte di competenza del gruppo negativo per 0,9 milioni (-0,3 milioni nel 1Q 2017), scontando un peggioramento della gestione finanziaria che salda con oneri netti pari a 0,1 milioni a fronte di proventi netti pari 0,8 milioni nel periodo di confronto, che includevano la plusvalenza realizzata derivante dal deconsolidamento della partecipazione detenuta in Wikire (0,8 milioni), conseguente alla riduzione della quota di partecipazione di Abaco al di sotto del 50%, che ne ha determinato la perdita del controllo da parte del Gruppo.
Sul fronte patrimoniale, al 31 marzo 2018 l’indebitamento netto finanziario ammonta a 8,5 milioni, in aumento di 1,2 milioni rispetto a fine 2017, a seguito dei maggiori investimenti direttamente connessi allo sviluppo del business.