Nel primo trimestre 2018 Irce ha realizzato ricavi pari a 94,2 milioni, in crescita dell’1,9% sul medesimo periodo del 2017. Migliorano i margini operativi, con l’Ebitda a 5,7 milioni (19,9% a/a) e l’Ebit a 3,7 milioni (+9,1% a/a). Il trimestre si è chiuso con un utile netto di 3 milioni (+ 16% a/a)
Irce, attiva nel settore dei conduttori per avvolgimento di macchine elettriche e nel settore dei cavi elettrici, ha chiuso il primo trimestre 2018 con ricavi consolidati per 94,2 milioni, aumentato dell’1,9%. Una dinamica che media un calo delle vendite del comparto conduttori per avvolgimento (senza la componente metallo) del 5,3% e un aumento del fatturato del settore cavi del 38,8% (senza la componente metallo).
L’Ebitda cresce del 19,9% a 5,7 milioni, con una marginalità che sale di circa 1 punto percentuale al 6%.
L’Ebit si fissa a 3,7 milioni (+9,1%), nonostante l’aumento degli ammortamenti e degli accantonamenti.
Il conto economico si chiude con un utile netto dei soci di 3 milioni (+16%), dopo aver contabilizzato proventi finanziari netto per 1,1 milioni (+89,5%) e spesato imposte per 1,8 milioni (+62,8%).
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto sale a 58,6 milioni (+4,5 milioni rispetto all’ammontare di fine 2017), in relazione all’incremento del capitale circolante, che ha assorbito liquidità operativa per 1,7 milioni e agli investimenti realizzati nel periodo per 2,7 milioni, destinati a stabilimenti in Europa.
Per l’esercizio corrente, gli obiettivi del management rimangono focalizzati sulla riduzione dei costi e sul recupero di efficienza.