Nel primo trimestre 2018 il gruppo riporta ricavi pari a 102,9 milioni (di cui 98,9 milioni relativi al core business del vending, in crescita del 5,6% rispetto al pari periodo del 2017). Il fatturato di gruppo sale del 5,9% in Italia (81% del giro d’affari), del 16,9% in Spagna, del 7,8% in Svizzera mentre diminuisce del 2,7% in Francia. Crescono anche i proventi del segmento Coin Service grazie all’ampliamento dei servizi offerti dalla controllata Venpay. L’indebitamento finanziario netto e in lieve crescita a 262,5 milioni (+3,3%).
L’aumento dei ricavi del vending è influenzato negativamente dal minor numero di giorni lavorativi effettivi del trimestre per il verificarsi delle vacanze pasquali e positivamente dalle recenti acquisizioni. Senza considerare il contributo delle società acquisite e i minori giorni lavorativi, la crescita complessiva sarebbe stata del 2,4% (+2,6% in Italia, +5,5% in Spagna, -2,1% in Francia e -17% in Svizzera a causa della perdita di un significativo cliente per la filiale locale).
Hanno inoltre pesato sulle vendite, con quasi 1 milione di consumazioni perse, alcuni giorni di blocco delle attività dovuti a eccezionali nevicate, nello scorso mese di febbraio, in alcune grandi città italiane e francesi (Roma, Napoli e Parigi). Il numero di erogazioni totali nel trimestre è stato pari a circa 213,4 milioni, rispetto ai 204,7 milioni (+4,3%) mentre il prezzo medio delle stesse si è attestato a 46,4 centesimi di euro (45,8 centesimi o +1,3%).
In aumento anche il fatturato della divisione Coin Service (+14,4%) grazie all’erogazione di nuovi servizi da parte della controllata Venpay.
L’andamento del giro d’affari si riflette, seppur in maniera più contenuta, a livello di Ebitda adjusted, salito del 3,1% a 24,4 milioni (Ebitda reported, +3,9% a 23,5 milioni). Nonostante maggiori ammortamenti e svalutazioni l’Ebit adjusted, ammonta a 13 milioni (Ebit reported, +1,1% a 12,1 milioni). Spese non ricorrenti incidono per 0,9 milioni e oneri finanziari per 3,3 milioni.
L’utile netto di gruppo cresce del 17,7% a 6,1 milioni.
Dal lato patrimoniale l’indebitamento finanziario netto si attesta a 262,5 milioni, in aumento di 8,5 milioni rispetto a dicembre 2017 dopo esborsi di 14,4 milioni per investimenti tecnici e di 10 milioni per le acquisizioni del periodo ed il pagamento posticipato di acquisizioni finalizzate in passato. Sono inoltre state pagate rate mensili per la sanzione antitrust inflitta nel 2016 per circa 3,2 milioni. Si segnala che il gruppo contabilizza 13,6 milioni di credito IVA, non incluso nella posizione finanziaria netta.
La società segnala che la prima parte dell’anno corrente è stata caratterizzata da un lieve incremento dei volumi nel vending, soprattutto nel segmento caffè / hot beverages. La ripresa resta comunque allineata alle variazioni del PIL e delle ore lavorate nei paesi di riferimento.
In questo contesto Ivs Group intende continuare il percorso di crescita, attraverso acquisizioni ed perseguire una politica di investimenti volta a mantenere elevata la qualità dei servizi e garantire una crescita sostenibile per il gruppo. Dopo la chiusura del trimestre sono state finalizzate 3 nuove acquisizioni in Italia, per un valore di circa 2,1 milioni.
Per il secondo semestre il management riporta che potranno essere effettuate operazioni volte a ridurre il costo dell’indebitamento essenzialmente riconducibile al bond con scadenza novembre 2022, che prevede una opzione call per l’emittente a partire dal prossimo mese di novembre.