Altra seduta poco mossa, fin qui, per le Borse del Vecchio Continente, mentre i futures sugli indici americani viaggiano leggermente al di sotto della parità. Variazioni poco significative, intorno a mezzogiorno, per il Ftse Mib di Milano (+0,05%), il Dax di Francoforte (-0,1%), il Ftse 100 di Londra (+0,2%), il Cac 40 di Parigi (+0,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,3%).
Gli investitori prediligono ancora un atteggiamento prudente, alla luce dei numerosi fattori di incertezza che non incentivano la propensione al rischio.
In Italia il focus resta sulla situazione politica, con i leader di Lega e M5s, Matteo Salvini e Luigi di Maio, che hanno chiesto altro tempo per trovare un accordo sul programma di governo. A livello internazionale, invece, si attendono sviluppi sulle trattative commerciali tra Washington e Pechino, con l’arrivo nella capitale americana del vicepremier cinese Liu-He per un secondo round di incontri.
Piuttosto ricca l’agenda macroeconomica odierna, in attesa dei dati sulle vendite al dettaglio americane. Nella notte la Cina ha presentato statistiche contrastanti, con l’accelerazione oltre alle previsioni della produzione industriale e l’incremento minore del consensus delle vendite al dettaglio. In mattinata la seconda stima sul Pil dell’Eurozona del primo trimestre ha confermato la prima lettura (0,4% m/m, 2,5% a/a) mentre in Germania il Gdp è cresciuto poco meno delle attese. Stabile a maggio l’indice Zew tedesco sulla fiducia degli investitori istituzionali a -8,2 punti. La produzione industriale nell’Eurozona, infine, è tornata a crescere a marzo, anche se sotto le previsioni, e la disoccupazione del Regno Unito si è mantenuta al 4,2 per cento.
Sul Forex il dollaro torna a rafforzarsi nei confronti delle altre valute, anche grazie alla risalita dei rendimenti dei Treasuries con il T-bond tornato oltre la soglia del 3 per cento. Il cambio con l’euro si attesta a 1,193 dopo l’exploit di ieri della moneta unica, in scia alle anticipazioni del governatore della banca centrale francese Francois Villeroy de Galhau su una prossima revisione ufficiale della guidance della Bce. Dollaro/yen in risalita verso quota 110.
Tra le materie prime proseguono gli acquisti sul petrolio, con Wti e Brent rispettivamente in area 71,3 e 78,8 dollari al barile mentre l’oro arretra a 1.310 dollari l’oncia, penalizzato anche dal rafforzamento del biglietto verde.
Movimenti contenuti sull’obbligazionario, dopo la risalita di ieri innescata dai commenti di Villeroy de Galhau e del presidente della Fed di Cleveland, Loretta Mester, che ha sottolineato come potrebbe essere necessario un restringimento della politica monetaria. Detto del Treasury al 3%, in Italia il rendimento del Btp resta all’1,92% e lo spread con il Bund pressoché invariato a 130 punti base.
Tornando a Piazza Affari, avanza ancora PIRELLI (+2,4%) che ha pubblicato ieri a mercati chiusi i risultati del primo trimestre 2018, chiuso con un utile delle attività in funzionamento in crescita oltre le attese.
In rialzo anche STM (+1,8%) e TELECOM ITALIA (+1,3%) alla vigilia del Cda, rimbalzo parziale per AZIMUT (+1,3%). Sottotono invece UNIPOLSAI (-2%), RECORDATI (-1,3%) e UNIPOL (-1,2). Debole MEDIASET (-0,6%) in attesa dei conti.