ll Ftse Italia Servizi Finanziari inizia la settimana con un calo dello 0,7% e allineato all’omologo europeo (-1,1%), rallentato dalla performance sottotono del comparto bancario (-0,1%) e chiudendo in direzione opposta rispetto al Ftse Mib (+0,3%). Quest’ultimo ha risentito ancora parzialmente dell’incognita politica, con Lega e M5S che sembrano vicini ad un’intesa sulle principali questioni di cui dovrà occuparsi il nuovo esecutivo.
Per contro, le due forze politiche non avrebbero ancora raggiunto un’intesa sul nome del premier da indicare al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con la questione che potrebbe andare avanti ancora per qualche giorno.
L’ottava incolore del settore creditizio si è riflesso parzialmente sui titoli dell’asset management, con Fineco (+0,2%) che riesce a tenere botta grazie anche alla buona trimestrale riportata. La debolezza dei conti continua a pesare su Azimut (-3,5%), mentre Anima (+2,3%) viene supportata dai risultati del primo trimestre che hanno evidenziato un utile netto di 45 milioni.
Tiene la parità Poste Italiane, che nel frattempo ha definito i primi dettagli concreti del recente accordo distributivo stipulato da Intesa Sanpaolo.
Nel Mid Cap Banca Farmafactoring (+3,3%) riesce ad azzerare quasi del tutto il rosso della scorsa ottava, dopo che i conti dei primi tre mesi avevano messo in luce un calo del 7% a 20,3 milioni rispetto al corrispondente periodo del 2017.
Banca Ifis (+1,1%) recupera in parte il calo della settimana scorsa, supportata anche dai buoni risultati del primo trimestre.
Pesante ribasso per MutuiOnline (-6,3%), che nel primo trimestre ha registrato ricavi e margini in calo.
Tra le Small Cap parziale rimbalzo Banca Intermobiliare (+4,4%) dopo il tonfo della settimana scorsa, con la trimestrale ha messo in evidenza una perdita netta di 6,4 milioni e il cui cda ha varato un aumento di capitale da 91 milioni.
Vendite su Banca Sistema (-2,5%), con il mercato rimasto indifferente all’accordo nel factoring siglato con Unipol Banca.