A2A e Lario Reti Holding, società controllata dal comune di Lecco, dovranno lanciare un’Offerta pubblica d’acquisto (Opa) totalitaria a un prezzo unitario di 2,47 euro (per complessivi 45 milioni di euro) sul 24,2% del capitale della multi-utility lariano-brianzola.
L’Opa è la diretta conseguenza dell’approvazione in data odierna da parte dei soci di Acsm-Agam, con il 79,73% del capitale sul totale, della fusione per incorporazione nella stessa multi-utility quota di Aspem Varese, Azienda Energetica Valtellina, Valchiavenna, Acel service, Aevv Energie e Lario Reti Gas per dar vita alla super-utility lombarda. Nel dettaglio, i voti favorevoli delle minoranze, pari al 10,53% del capitale, non hanno oltrepassato il 5,3%, facendo venire meno quindi la condizione prevista dalla normativa per l’esenzione dall’obbligo di Offerta Pubblica di Acquisto.
Con il voto di oggi A2A si avvia così a superare il 30% del capitale di Acsm-Agam e la normativa prevede che insieme a Lario Reti Holding lanci un’Opa per un esborso massimo di circa 45 milioni. In ogni caso, l’impegno dei soci e’ quello di mantenere Acsm quotata e quindi, dopo l’Opa, verrà ricostituito il flottante.
A piazza Affari, le quotazioni di Acsm-Agam sono balzate (+5,5%) sulla notizia dell’obbligo di offerta, superando di slancio il prezzo d’Opa e chiudendo a 2,50 euro.