Il Cda di Poligrafici Editoriale, editrice dei quotidiani il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno, ha approvato la trimestrale al 31 marzo 2018 con risultati di gestione che, seppur condizionati dall’andamento negativo del mercato editoriale, evidenziano fattori di positività e andamenti che si confermano migliori rispetto alla situazione generale del settore.
Bisogna premettere che dal 1° gennaio 2018 il gruppo ha applicato lo IFRS 15, che ha comportato i seguenti effetti: i ricavi diffusionali dei prodotti editoriali sono stati iscritti al prezzo effettivamente pagato dall’acquirente finale al lordo di tutti gli aggi corrisposti ai distributori e agli edicolanti, ne consegue che il valore di tali aggi è stato rilevato separatamente come costo di distribuzione e non più portato a riduzione dei ricavi; i ricavi pubblicitari relativi alle concessioni gestite per conto di editori terzi sono esposti al netto del costo acquisto spazi precedentemente iscritto nei costi operativi.
Ciò non ha determinato modifiche sul risultato operativo, né sul risultato netto. Inoltre, il pari periodo 2017 è stato riesposto al fine di un’opportuna comparabilità.
I ricavi consolidati nel primo trimestre 2018 sono ammontati a 37,3 milioni, in calo del 2,5% rispetto al 31 marzo 2017. In particolare, i ricavi editoriali sono scesi del 5,1%, da 25,6 a 24,3 milioni. I ricavi pubblicitari, per contro, sono aumentati del 2,1%, da 11,8 a 12 milioni, evidenziando dei risultati nettamente migliori rispetto agli andamenti del mercato. La raccolta pubblicitaria sui quotidiani cartacei editi dal gruppo ha registrato complessivamente un incremento del 1,5%, con un significativo miglioramento per la pubblicità commerciale nazionale (+9,7%), mentre la raccolta locale, comprensiva della rubricata, finanziaria e di servizio, ha segnato una flessione del 2,1%.
Anche la raccolta pubblicitaria online nazionale e locale, pari a 1 milione (al netto del costo acquisto spazi), ha evidenziato segnali positivi con un incremento, a valori complessivi, dell’11,7%, ben maggiore rispetto all’andamento del mercato.
L’Ebitda adjusted è migliorato da 1,1 a 1,3 milioni e l’Ebit adjusted, pur permanendo negativo, è passato da -0,7 a -0,2 milioni.
Il risultato netto ha registrato una perdita di 0,6 milioni, contro una perdita di 1,1 milioni dei primi tre mesi del precedente esercizio.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto, pari a 30,2 milioni, è migliorato di 0,7 milioni rispetto al 31 dicembre 2017.
Il management prosegue nelle politiche di valorizzazione dei brand sia nel settore tradizionale, con l’ampliamento delle aree di diffusione, che nel settore multimediale, anche attraverso costanti innovazioni tecnologiche e progetti innovativi. Tra questi assume particolare rilievo l’avvio del progetto relativo allo sviluppo della “intelligenza artificiale” realizzabile anche con i contributi messi a disposizione da Google attraverso l’iniziativa Digital News Initiative.
Le previsioni per l’esercizio rimangono condizionate dall’andamento del settore in cui opera il gruppo e dalle incertezze economico/politiche del paese. Le efficienze realizzate lasciano presumere, se non si verificheranno eventi ad oggi non prevedibili, il mantenimento di una marginalità positiva, oltre alla generazione di flussi di cassa che consentiranno un’ulteriore riduzione del debito finanziario nell’ambito di quanto previsto nel piano industriale.
Il Cda, inoltre, ha approvato il progetto di fusione per incorporazione della società Editrice Il Giorno in Poligrafici Editoriale. Tale operazione trova ragione e giustificazione nell’esigenza di addivenire al perseguimento di economie di scala e di maggiore efficienza gestionale e finanziaria, nonché di procedere ad un accorciamento della catena di controllo del gruppo.