Mps inverte la tendenza e si riporta repentinamente verso la soglia dei 3 euro. Oggi a Piazza Affari, attorno alle ore 12:00, le azioni dell’istituto guidato da Marco Morelli segnano un calo del 6,3% a 3 euro, dopo essere scese anche sotto tale valore.
I titoli hanno così annullato buona parte del recupero messo a segno dopo la presentazione dei risultati, che ha visto il ritorno all’utile per 188 milioni per l’istituto toscano. Un risultato che aveva fatto schizzare al rialzo le quotazioni, che avevano guadagnato il 20% portandosi al massimo di 3,28 euro toccato il 14 maggio.
Oltre alle inevitabili prese di profitto, su Mps grava un’incertezza politica visto che il Mef controlla il 68,27% del capitale. Nella bozza del contratto sul programma di governo siglato da Lega e Movimento 5 stelle si fa riferimento nello specifico proprio a Mps.
“Inoltre, con riferimento alla Banca Monte dei Paschi, lo Stato azionista deve provvedere alla ridefinizione della mission e degli obiettivi dell’istituto di credito in un’ottica di servizio”, si legge nel documento. Una frase che si presta a diverse interpretazioni, ma che lascia pensare alla volontà di cambiare direzione rispetto al piano di risanamento attualmente portato avanti dal management. E che sta iniziando a dare i suoi frutti, visto che proprio ieri il presidente Stefania Bariatti non ha escluso che l’istituto possa tornare all’utile proprio nel 2018, con un anno di anticipo rispetto a quanto previsto dallo stesso.
Questa incertezza penalizza particolarmente Mps che fa peggio del settore, il cui andamento non è peraltro positivo, come mostra l’indice Ftse Italia Banche in calo dell’1,9% per i timori relativi alla politica finanziaria che potrà seguire il nuovo governo.
Nel grafico si evidenzia l’andamento del titolo.