La seduta sotto pressione per il listino milanese non esclude dalle vendite l’Indice Ingegneria e Impiantistica Italia che segna un ribasso dell’1,9 per cento, sottoperformando il corrispondente indice europeo (+0,2%).
Le indiscrezioni di stampa sul contratto di governo fra Lega e M5S, nel quale sarebbe inclusa fra le altre cose una richiesta alla Bce per la cancellazione di 250 miliardi di debito, hanno infatti portato a fondo il Ftse Mib (-2,3%), peggiore fra gli Eurolistini, e fatto lievitare lo spread fra Btp e Bund alla soglia dei 150 punti base.
Tornando all’azionario, i ribassi non hanno escluso le big Leonardo e Prysmian che hanno lasciato sul terreno rispettivamente 2 e 2,7 punti percentuali.
Fra gli altri titoli del comparto, si conclude a -4,5% dopo una giornata di alti e bassi la seduta di Astaldi che prima dell’apertura ha alzato il velo sui risultati del primo trimestre, sul piano industriale 2018-2022, che include una manovra di rafforzamento patrimoniale da circa 2 miliardi, e sull’aumento di capitale da 300 milioni, che ha confermato le voci sull’ingresso della giapponese IHI nella compagine azionaria.
In rosso anche Salini Impregilo (-2%), per la quale si attendono novità entro l’estate in merito alla cessione della divisione Plants & Paving, e Fincantieri (-2,8%) che ha incaricato un pool di banche di organizzare un roadshow propedeutico al possibile lancio di un bond senior unsecured a tasso fisso, denominato in euro, con scadenza a 5-7 anni e importo minimo di 300 milioni.
Uniche note positive nella giornata Danieli (+0,5%) e Ansaldo (+0,2%).