Timida reazione per il Ftse Mib (+0,4%) e per l’Ibex 35 di Madrid (+0,5%) dopo i ribassi della seduta precedente, in una mattinata lievemente positiva per l’azionario europeo. Intorno alle 11:45 il Dax di Francoforte e il Cac 40 di Parigi avanzano rispettivamente dello 0,2% e dello 0,45% mentre il Ftse 100 di Londra non si discosta significativamente dalla parità. In frazionale ribasso, nel frattempo, i futures sugli indici di Wall Street.
In Italia l’attenzione resta concentrata sulle vicende politiche. Il documento finale dell’accordo Lega-M5s, privo di misure per un’uscita dall’eurozona, è pronto e i leader Salvini e Di Maio sono al lavoro per chiarire alcuni punti critici e definire il nuovo governo. La prospettiva di un esecutivo euroscettico e le indiscrezioni su una vecchia bozza di accordo fra i due partiti avevano scatenato ieri le vendite sul Btp decennale, che in mattinata si mantiene in area 2,12% con uno spread dal Bund di 150 punti base.
Sempre nel comparto obbligazionario, il T-Bond rimane al di sopra del 3,1% e sui massimi da luglio 2011, trascinando con sé anche gli altri tassi internazionali.
La costante ascesa dei Treasuries continua a sostenere il dollaro, in area 1,18 rispetto all’euro e in crescita a 110,7 yen. La sterlina, a quota 1,351 nei confronti del biglietto verde, riduce un precedente guadagno innescato da un report secondo cui il Regno Unito resterà nell’unione doganale europea oltre il 2021.
Tra le materie prime, infine, l’oro si mantiene in area 1.290 dollari l’oncia, mentre avanzano leggermente le quotazioni del greggio, con Wti e Brent rispettivamente a 72,1 e 79,8 dollari al barile, all’indomani del calo delle scorte Usa evidenziato dai dati Eia.
A Piazza Affari restano deboli i bancari, in particolare UBI (-2,5%), oltre a MEDIASET (-%) all’indomani dei conti. In cima al Ftse Mib spicca RECORDATI (+5,6%), dopo la notizia che il fondo londinese CVC Capital Partners ha avuto colloqui con la società per una possibile acquisizione da 8 miliardi di euro.
In rialzo anche PIRELLI (+2,1%), CNH (+2%), MONCLER (+1,8%) e TELECOM ITALIA (+1,4%) che ieri a mercati chiusi ha diffuso i risultati del primo trimestre 2018, archiviato con ricavi in crescita del 2,7% a 4,7 miliardi e un balzo dell’utile del 25% a 250 milioni.
In territorio positivo, infine, FCA (+0,8%) che ad aprile ha registrato un incremento delle immatricolazioni in Europa del 2,3%, più debole del +9,6% segnato dal mercato.