Diversamente dalla seduta precedente, la continua ascesa dei rendimenti obbligazionari non ostacola un valido rimbalzo dei listini con l’indice delle small caps che sale di un punto percentuale.
In rialzo anche Nasdaq (+0,6%), S&P500 (+0,4%) e Dow Jones (+0,3%). Forte calo, al contrario, per il VIX che perde circa dieci punti percentuali scendendo a 13,4 punti.
Il mercato ha ignorato anche il dato negativo del calo dei permessi di costruzione nel mese di aprile ed ha dimostrato energia per riprendere il trend rialzista.
Nove degli undici settori dello S&P500 hanno terminato la seduta in positivo trascinati dalle materie prime (+1,1%). In calo solo i comparti sensibili ai tassi di interesse – utilities (-0,9%) ed immobiliare (-0,4%) – che tuttavia hanno un peso sull’indice modesto.
In evidenza Macy’s che sale dell’11% toccando i massimi da quindici mesi grazie a ricavi superiori alle aspettative e ad un rialzo della guidance. In after hours, Cisco cala del 3,2% malgrado risultati lievemente superiori alle attese.
Sul fronte obbligazionario, il rendimento del T-bond sale al 3,10% – nuovo massimo dal luglio 2011 – in rialzo di un punto base, mentre la scadenza biennale avanza di uno al 2,59% alzando lo spread tra i due titoli a 51 punti base.
Petrolio sempre in denaro a 71,5 dollari al barile in aumento dello 0,3%.