Nel primo trimestre 2018 Panariagroup ha realizzato ricavi pari a 90 milioni (-9,2% a/a). Diminuiscono i margini operativi, con l’Ebitda a 5,8 milioni (-51,6% a/a) e l’Ebit 0,6 a milioni (-90,6% a/a). Il trimestre si è chiuso con una perdita netta dei soci a 0,3 milioni, a fronte di un utile netto di 4 milioni nel pari periodo del 2017. Peggiora l’indebitamento finanziario netto.
Panariagroup, attiva nella produzione e distribuzione di superfici in ceramica per pavimenti e rivestimenti, ha chiuso il primo trimestre 2018 con ricavi pari a 90 milioni (-9,2%). Un andamento che risente per 4,6 milioni del rapporto di cambio Eur/Usd e per 4,5 milioni del calo del volume d’affari.
A livello di area geografica, le vendite nei mercati europei (3% sul totale dei ricavi) sono diminuite del 4%. in particolare il calo ha riguardato Germania, Spagna, Belgio e Olanda, mentre negli altri Paesi l’andamento è stato positivo. Il mercato a stelle e strisce (32% sul giro d’affari) ha visto diminuire il fatturato del 6 per cento. Infine, gli altri mercati, che comprendono Asia, Canada, Sud America, Oceania e Africa e rappresentano 10% del totale del fatturato, hanno subito una diminuzione del 20% dei ricavi, riconducibile principalmente alle forti tensioni geo-politiche che hanno riguardato il Medio Oriente e l’Asia.
In generale, si ricorda che il fatturato dei mercati esteri del gruppo è pari all’ 80% del totale, mentre la quota dei mercati extra‐europei pesa per il 42% del fatturato complessivo.
L’Ebitda è diminuito del 51,6% a 5,8 milioni, con il relativo margine sceso del 5,7% a 6,5 punti percentuali. In calo del 90,5% anche l’Ebit a 0,6 milioni, con una marginalità contrattasi del 6% a 0,7 punti percentuali. Dinamiche riconducibili alla riduzione del fatturato associata alla programmata riduzione dei volumi prodotti, che ha comportato un aumento dei costi medi di produzione.
Gli oneri finanziari netti aumentano dell’86,9% a 1 milione, a causa delle maggiori perdite su cambi, e dopo un recupero di imposte per 0,1 milioni, il conto economico si chiude con una perdita netta di competenza dei soci di 0,3 milioni, a fronte di un utile netto di 4 milioni.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto sale a 112 milioni (+12,6 milioni rispetto all’ammontare di fine 2017), in relazione all’assorbimento di cassa da parte del capitale circolante.
Per l’esercizio in corso il management intende espandere ulteriormente il volume d’affari, prestando particolare attenzione a contenere il capitale circolante netto con un corretto impiego della capacità produttiva e riducendo i costi operativi.