Il nuovo sprint del petrolio spinge al rialzo il settore e soprattutto Tenaris che, intorno alle 15:35, è la seconda migliore blue chip italiana con un rialzo del 2% in area 17 euro, mentre il Ftse Mib scambia in calo dello 0,1 per cento.
Il titolo ritrova così i livelli persi alla fine di gennaio 2017 grazie all’ennesimo rialzo delle quotazioni del greggio, con i futures che nella seduta odierna hanno toccato nuovi massimi da novembre 2014 rispettivamente a 72,3$/bl il Wti e a 80,18 $/bl il Brent. Da quando il Presidente americano Donald Trump ha annunciato l’uscita degli Usa dall’acccordo sul nucleare con l’Iran e la reintroduzione delle sanzioni, le quotazioni del Wti sono aumentate di oltre il 4% mentre quelle del Brent più del 6,5 per cento.
Lo scenario del settore sta sostenendo la performance di Tenaris anche indirettamente, grazie al ”buy” assegnatole da Morgan Stanley. La banca d’affari vede infatti le oil services meglio posizionate delle major per ricevere i benefici dell’aumento del prezzo del greggio e della crescita della domanda e ha dunque assegnato a Tenaris giudizio Overweight/In Line con prezzo obiettivo a 24 euro.
Perciò, secondo i dati raccolti da Bloomberg, le raccomandazioni sul titolo si suddividono ora in 11 “buy”, 5 “hold” e 3 “sell”, con target price medio a 12 mesi a 16,25 euro.