Il Ftse Italia Banche chiude con un rosso dell’1,2% e sotto-performando di 1,2 punti percentuali l’analogo europeo (invariato), rallentando in parte anche il Ftse Mib (+0,3%) che riesce comunque a tenere. Quest’ultimo viene parzialmente frenato dall’incertezza politica, anche se sembra che Lega e Movimento 5 Stelle abbiano raggiunto l’accordo sul programma di governo e fatto passo avanti sulla scelta del premier. Lunedì i leader dei due partiti, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, dovrebbero recarsi al Colle per illustrare il tutto.
Tale situazione ha provocato un ulteriore innalzamento dello spread Btp-Bund fino che nel corso della giornata ha superato nettamente i 150 pb, penalizzando nuovamente il comparto bancario, che nella seduta di mercoledì aveva già lasciato sul terreno quasi il 4 per cento.
Le vendite si abbattono nuovamente su tutti i titoli del paniere principale, con l’eccezione di Bper che riesce a mantenere la parità, con alcuni azionisti che starebbero studiando la possibilità di formare un patto di consultazione.
Pesante calo per Mps (-8,9%) su cui, oltre alle prese di profitto dopo il rally dei giorni scorsi, grava un’incertezza politica visto che il Mef controlla il 68,27% del capitale. Il tutto dopo che è emerso il fatto che nella bozza del contratto sul programma di governo siglato da Lega e Movimento 5 stelle si fa riferimento nello specifico proprio alla banca senese e ai suoi obiettivi, “che dovrebbero essere ridefiniti”. Tuttavia, l’Ad Marco Morelli ha ribadito che il management è concentrato nel portare avanti il piano.
Nel Mid Cap Popolare Sondrio (-0,e%) e Credem (-0,7%) riescono a contenere le perdite sotto l’1%, mentre Creval (+2,1%) effettua un piccolo rimbalzo dopo il rosso di mercoledì.
Lettera anche tra le Small Cap, con ribassi appena superiori all’1%, inclusa Carige (+1,2%).