Potrebbe essere a rischio il rinnovo della garanzia pubblica (Gacs) sulle cartolarizzazioni degli Npl, in scadenza il prossimo 6 settembre.
Nei giorni scorsi alcuni rumor di stampa avevano riportato che il Mef aveva dato avvio all’iter per l’ottenimento da parte della Commissione Europea di una proroga per altri sei mesi.
Le ultime indiscrezioni riportano che il semaforo verde da parte della Commissione Europea potrebbe arrivare già entro la fine del mese in corso.
Il passo successivo dovrebbe essere l’emanazione di un decreto attuativo da parte del Tesoro per rendere concreto il rinnovo, includendo anche la possibilità di allargare il ricorso alla Gacs anche agli Utp e al leasing.
L’incognita è rappresentata dall’esecutivo che dovrà implementare il provvedimento e qualora, fosse eletto un governo appoggiato da Lega e M5S, non è scontato che approvi una misura di questo tipo.
La mancata proroga della garanzia pubblica sarebbe un grosso ostacolo per molte banche, attualmente alle prese con delle cartolarizzazioni allo scopo di ridurre lo stock di crediti problematici.
Si ricorda che la Gacs consente agli istituti di credito di smaltire gli Npl a prezzi nettamente più alti rispetto a quelli di mercato, poiché la tranche senior della cartolarizzazione può essere collocata con il rating dello Stato italiano.