Apertura poco mossa per le Borse europee con il Ftse Mib che, intorno alle 9:15, retrocede leggermente dello 0,1% mentre gli altri listini continentali oscillano fra la parità e il -0,3 per cento.
Stabile questa mattina il rendimento del Btp decennale al 2,1% mentre torna a crescere lo spread rispetto al Bund tedesco a 152 punti base. Il focus resta sulla situazione politica italiana dopo che ieri è stato ultimato il contratto di governo fra Lega e Movimento 5 Stelle revisionato dai leader Salvini e Di Maio, il cui prossimo passo sarà indicare il nuovo Premier.
Fra i punti salienti del contratto, la linea dura sull’Europa in tema di ridiscussione dei trattati e politiche sul deficit, la proposta di una dual tax con aliquote al 15 e al 20 per cento e il reddito di cittadinanza.
In questo scenario si mantiene stabile l’euro/dollaro in area 1,18 e il dollaro/yen a 110,8 euro, con il biglietto verde che continua ad essere sostenuto dal rendimento del Treasury che si mantiene poco al di sotto del 3,1 per cento.
Fra le materie prime, ritracciano leggermente i futures sul petrolio, che ieri hanno toccato nuovi picchi dal novembre 2014, attestandosi a 71,7 dollari/barile il Wti e 79,5 dollari/barile il Brent. Stabile invece l’oro che si mantiene poco al di sotto dei 1.290 dollari l’oncia.
Tornando a Piazza Affari, svetta CNH (+1,7%) che beneficia dell’avvio di copertura con rating “buy” di Kepler Cheuvreux. Bene in generale tutto il settore Automotive, con PIRELLI (+1,1%), BREMBO (+0,9%) e FERRARI (+1,1%) fra i migliori del listino.
In fondo al listino TELECOM ITALIA (-1,4%) dopo che Vivendi ha reso noto che potrebbe convocare una nuova assemblea per rivedere la governance, sulla quale si dice preoccupata.
Ancora sotto pressione il settore bancario, in rosso assieme a RECORDATI (-1,7%) oggetto di prese di beneficio dopo il rally di ieri.