Ottava complessa per il Ftse Mib che ha chiuso le ultime cinque sedute con un ribasso complessivo del 2,9 per cento, penalizzato dalla situazione politica italiana dove è stato reso noto il contratto di governo fra Lega e M5S.
In calo anche il settore dell’auto, con il Ftse Italia Automobili e Componentistica che, rispetto alla settimana precedente, ha lasciato sul terreno l’1,2 per cento, sottoperformando il corrispondente indice europeo (+0,3%).
Tra le big del comparto, vola Pirelli (+9,3%) dopo i risultati del primo trimestre dove l’utile netto delle attività in funzionamento è cresciuto dell’87% a 92,4 milioni, grazie principalmente alla buona performance operativa.
Bene anche CNH (+2,8%) mentre retrocede FCA (-2,4%) le cui immatricolazioni in Europa ad aprile sono cresciute a un ritmo più lento del mercato. Inoltre, si sono diffusi nuovi rumors sul prossimo piano industriale che dovrebbe includere il passaggio all’alta gamma degli impianti produttivi italiani.
Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni, rally in scia ai conti trimestrali per Pininfarina (+9%), seguita in positivo da Carraro (+1,3%) che ha chiuso il primo trimestre 2018 con ricavi in crescita, ma con un Ebitda in calo e con un aumento del debito.
In ribasso gli altri titoli del segmento, in particolare Landi Renzo (-8,8%) che nel primo trimestre ha subito i primi effetti della riorganizzazione aziendale e Piaggio (-4,9%) che ha annunciato la firma dell’accordo con Foton Motor Group.